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ROMA-TORINO SOTTOPASSAGGIO. Sorrentinovic – Savic

di Paolo MARCACCI – Questa sarà sempre la competizione della Roma; basta pensare a come cambiò la storia del club con i primi vagiti vittoriosi proprio in Coppa Italia, nei primi anni ottanta del secolo scorso. E proprio contro il Torino, se dobbiamo aggiungere una sfumatura di tipo scaramantico. Da questo trofeo, dunque, potrebbe o dovrebbe – fate voi – passare il ritorno della società giallorossa alla conquista di un trofeo. Come quando Dino Viola cominciava a raccogliere i primi frutti dei suoi sforzi.

Primo tempo divertente e per certi versi bizzarro, per l’andamento e per la concentrazione degli episodi, che giustificano i soldi – stavolta pochi – spesi da chi ha avuto il coraggio di imbacuccarsi per venire allo stadio. Freddo pungente, quello che si insinua sotto gli strati, che non dà tregua a chi in tribuna soffre il vantaggio granata firmato da De Silvestri. Schierato con elementare raziocinio e con una soglia di agonismo piuttosto elevata, il Torino fa capire subito di volersi giocare ogni sua possibilità, almeno fino a quando la partita e la Roma lo consentiranno. Giallorossi in allestimento quasi del tutto sperimentale, con il solo Strootman, tra i veterani, a ringhiare a centrocampo e con El Shaarawy davanti, che si esibisce in una conclusione talmente precisa dal punto di vista balistico, che il pallone pensa bene di baciare il punto dell’incrocio dove non batte la luce dei riflettori, per dare la misura della perfezione della giocata; con un piccolo bacio sfiora la linea bianca, ricadendo, senza osare oltrepassarla. Lo stupore non sblocca il risultato, De Silvestri sì, come detto, al minuto 39, concludendo di sinistro in seguito alla parata che Skorupsky aveva effettuato su Belotti, dopo il cross di Valdifiori. Gol che arriva in una fase di pressione costante della Roma, che però produce poco in termini di occasioni. Volenterosi in tanti, tra gli uomini cui Di Francesco ha concesso una chance, decisivo nessuno, al termine dei primi 45′. Timido Schick, evanescente Ünder, impalpabile Gerson. Gonalons è autorevole quando cerca di impostare, approssimativo in copertura. Moreno e Juan Jesus non fanno altro che chiamarsi a vicenda, lasciando più di una volta spiragli a Belotti ed Edera.
Pur senza Kolarov, i giallorossi prediligono il lato sinistro per sviluppare la propria manovra.

Si riprende da una occasione per El Shaarawy, che si incunea sul lato sinistro e trova la risposta di Savic; potrebbe essere l’indizio che la Roma è tornata in campo rabbiosa per lo svantaggio, magari anche strigliata a dovere dal tecnico. Torino arroccato e solerte nel ripartire, come dimostra l’occasione di Edera al minuto 59: palla alta su suggerimento appena un po’ lungo di Niang. Dopo due minuti, suggerimento meraviglioso di Strootman per Ünder che spreca, prima di cedere il posto a Perotti. Blocca Savic un colpo di testa centrale di Schick, che soffre la morsa della retroguardia granata. Nel frattempo, giallo per Gonalons.
Ancora Savic – o Sorrentinovic? – che schiaffeggia sul fondo un destro di Perotti sul primo palo, poi un piatto sinistro debole di Strootman sul fondo. La Roma conclude, eppure non conclude.
Poi ci si mette ancora il legno, su spettacolare elevazione di Schick su assist di Strootman, a Savic battuto. Pellegrini per Gerson, a quel punto, a dare consistenza nella trequarti.
Però al minuto 73 arriva il raddoppio granata, con Edera che spinge in rete sul secondo palo il pallone delizioso che dal settore destro offre Berenguer, appena entrato per Niang. Un quarto d’ora di speranza, in cui Strootman cede il posto a Dzeko. Forse doveva entrare prima, il bosniaco, pur convalescente.
Minuto 76: bravo Schick, ingenuo Moretti. Rigore. Dzeko. Parata. Vabbè. Tirato a mezz’altezza e pure angolato.
Minuto 81: Pellegrini di destro al volo, dal limite, parata a terra. Impensabile concludere così tanto per segnare così poco.
Boyé – quello per cui si dimise Sabatini – per Edera al minuto 84. Quindi gol di Schick, dopo fraseggio Perotti – El Shaarawy. Chirurgico, all’angolino. Si può fare.
Ancora Savic su incursione di Dzeko, da sinistra. Tanta Roma, pareggio meritato a questo punto. Anche la vittoria, se è per questo.
4′ di recupero.
Però finisce così, nonostante altre occasioni. Altissimo il voto in pagella di Savic; imperdonabile l’eliminazione della Roma.

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