RASSEGNA STAMPATOP

EDICOLA. Meglio fuori che in casa. Roma, adesso serve la svolta

GAZZETTA DELLO SPORT (C. Zucchelli) – C’ era una volta, quattro anni e mezzo fa, un allenatore venuto dalla Francia che come prima cosa chiese alla società: «Voglio che all’Olimpico la panchina della Roma sia quella più vicina alla curva Sud». Rudi Garcia, nel suo processo di ricostruzione della squadra dopo le macerie del 26 maggio, aveva deciso di ripartire dallo stadio di casa e dai suoi tifosi. E i fatti gli hanno dato ragione, visto che da quell’anno la Roma non è mai scesa dal podio del campionato. Adesso sul podio c’è sempre, anche se sul gradino più basso, ma una cosa è cambiata non solo rispetto ai tempi di Garcia, ma rispetto all’era americana in generale: l’Olimpico non è più un fortino e i punti in trasferta sono più di quelli in casa. A onor del vero, va detto che in Europa il discorso è diverso, perché in Champions non solo Alisson non ha mai subìto reti, ma a parte il pareggio contro l’Atletico il percorso è stato netto. Magari hanno aiutato i tifosi (come presenze complessive non si è mai scesi sotto quota 35mila spettatori, omaggi compresi), magari la Roma si è sentita più libera, sta di fatto che in Italia, invece, l’Olimpico è stato più zavorra che risorsa. In casa è arrivata la grande delusione stagionale – eliminazione con il Torino in Coppa Italia – e sempre in casa sono arrivati i k.o. contro Inter, Napoli, Atalanta, Sampdoria e Milan, oltre al pareggio contro il Sassuolo.

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