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SPAL-ROMA SOTTOPASSAGGIO. Proseguono, sotto un sole amico, tutte le nostre Champions…

di Paolo MARCACCI – Sventola nella curva del “Paolo Mazza” il volto per sempre giovane di Federico Aldrovandi e alla memoria torna anche quello di Stefano Cucchi: gemelli nell’ingiustizia patita; vittime entrambi di un abuso di potere e d’omertà.

Alta la temperatura, a Ferrara, al pari della soglia agonistica: dopo tredici minuti, sono già tre i protagonisti della gara finiti sul taccuino di Tagliavento: Vicari, Everton Luiz e Strootman, che forse meritava il solo richiamo verbale.

Pretenderebbero, gli uomini di Semplici e il loro stadio, un rigore per il contatto che in realtà Antenucci va a cercarsi su Fazio, maestro di compostezza nell’occasione.
Fa girare palla con qualità la Roma, che oggi presenta Schick in avanti in luogo di Dzeko, Gonalons di nuovo in mezzo al campo e Jonathan Silva per la prima volta nella nostra Serie A. È sua la prima conclusione – punizione tagliata da sinistra – a finire nello specchio di porta, tra i guanti di Meret.

A metà primo tempo i giallorossi cominciamo a presidiare più decisamente la trequarti ferrarese, soprattutto con El Shaarawy che conclude in due occasioni, la prima a giro, con palla sul fondo, poi centralmente.

Bene Gonalons nel trovare i corridoi giusti per vie centrali a beneficio del Faraone e dei compagni.

Minuto 33: lettura nitida dell’azione da parte di Strootman – dopo un anticipo di Schick – che porta la palla a ridosso dell’area spallina, la consegna a Pellegrini sul lato destro il quale cesella il passaggio di ritorno sul quale l’olandese chiude in rete il triangolo, con un tocco finale di Vicari, il quale poi si infortuna lasciando il posto a Grassi.

Ammonito al minuto 40 Schiattarella, per aver travolto Nainggolan.

Finale tutto romanista, con il raddoppio sfiorato e meritato in più di un’occasione dagli uomini di Di Francesco, in particolare quando Schick, dopo un po’ di mugugni per i troppi palloni persi, confeziona un assist delizioso, tocco morbido di sinistro a scavalcare la linea difensiva, per El Shaarawy sul quale Meret compie un miracolo di tempismo e reattività.

Si chiude il tempo con i giocatori che bevono avidamente, segno che il dispendio energetico va tenuto sotto controllo e che, proprio per questo, bisognava arrivare al raddoppio prima del duplice fischio di Tagliavento.

Nessun cambio per Di Francesco, stessa Roma all’avvio della ripresa.
Minuto 50, a lato un diagonale di destro di Nainggolan. Trattasi di prova generale per lo

0-2, perché due minuti dopo il diagonale del belga, a incrociare, finisce direttamente in buca d’angolo, con Schick che prova anche a mettere il piedino.

Minuto 55, occasione per la Spal, con Paloschi che trova la prima, grande risposta di Alisson dopo il doppio dribbling su Manolas e Fazio: parata bassa su rasoterra secco; poi Meret dice di nuovo no a El Shaarawy, che conclude a incrociare dopo un dribbling.

Bene Jonathan Silva sui cross.

Minuto 60: momento a suo modo storico, giro di boa stagionale; angolo corto di Nainggolan su Pellegrini da destra, cross di Lorenzo che trova lo stacco perentorio di Schick, su cui il guanto di Meret può solo accarezzare la prima rete in campionato, con sorriso liberatorio, del ceco.

Al minuto 69, bel ricamo di Antenucci in dribbling e conclusione verso l’angolino alto alla destra di Alisson, che sfodera la seconda, grande risposta di giornata.

A proposito di portieri, cede un minuto dopo la spalla di Meret, che quasi chiama il cambio per il dolore. Arriva invece al minuto 73 il cambio romanista: Perotti per Nainggolan.

Minuto 75: palo di testa di El Shaarawy, che poi nel rialzarsi riceve un colpo malizioso da Cionek. Due minuti dopo un ottimo Pellegrini cede il posto a Gerson, per la gestione della palla. Non si gestisce più, invece, la spalla di Meret, che deve lasciare il posto a Gomis.

Il caldo ora tritura ritmi e fraseggio, quasi trenta gradi umidi come solo la bassa padana sa essere; sorride Eusebio Di Francesco, disteso al confine della propria area tecnica. Accademico palleggio romanista, frustrazione spallina. In pochi hanno vinto su questo campo con un risultato così perentorio.

Ammonito Grassi, duro con frustrazione su Gonalons.

3′ di recupero, buoni per rifinire l’abbronzatura.
Proseguono, sotto un sole amico, tutte le nostre Champions.

 

 

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