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FAZIO “A Roma sto benissimo. Batistuta il mio idolo”

Il difensore giallorosso e della nazionale argentina Federico Fazio ha rilasciato una lunga intervista a So Foot. Queste le sue parole dal ritiro della nazionale:

Sei diventato padre e stai per giocare la tua prima Coppa del Mondo…
“Mia moglie mi manda ogni giorno una foto di Tomas in modo che possa sentirlo vicino. Sarebbe difficile trovare un momento più bello della mia vita, non conoscevo queste emozioni che accadono una volta e ti sconvolgono la vita, nel senso buono della parola. Tutto questo mi trasmette emozioni positive, anche ai miei compagni di squadra. Sono motivato”.

Arrivi in Russia dopo una bella stagione con la Roma…
“Sì è vero, a Roma ho trovato davvero il mio posto, nelle ultime due stagioni ho giocato quasi 100 partite, mi sento benissimo dentro e fuori al campo. I tifosi mi sostengono sempre e, con la mia famiglia, ci sentiamo molto bene”.

31 anni è un’età matura…
“A 20 anni sono approdato al Siviglia e non avrei mai pensato di lasciare l’Argentina a quella età. Ho vinto tanti titoli con gli andalusi e ora posso giocare la Coppa del Mondo, la competizione più importante. Questa è la ricompensa per il mio lavoro e i miei sforzi”.

Prima eri stato convocato solo in due occasioni, ora sembri indispensabile per l’Albiceleste…
“Sono felice di giocare la Coppa del Mondo, difenderò i colori del mio paese ed è una cosa unica, devo godermela. Soprattutto, devo approfittare delle mie condizioni fisiche e mentali”.

E poi è meglio avere in squadra un certo Messi…
“Sicuro (ride, ndr). Meglio giocarci insieme che contro. Siamo stati compagni di squadra già alle Olimpiadi del 2008, è il miglior giocatore al mondo e dobbiamo approfittarne.

Roma-Barcellona 3-0?
“Non meritavamo di perdere 4-1 al Camp Nou, ci siamo fatti due autogol e sbagliate molte occasioni. Nel ritorno, abbiamo invertito le cose perché sapevamo come ferire il Barcellona ed eravamo consapevoli di avere le doti per farcela. È stata fondamentale la fiducia, in queste occasioni la mente è fondamentale”.

È stata la miglior partita della tua carriera?
“Avevo giocato altri match importanti in Europa League con il Siviglia, ma eliminare il Barcellona dopo il 4-1 dell’andata… È la prova che nel calcio nulla è impossibile”.

Chi era il tuo idolo?
“Batistuta. Ho sempre provato a imitarlo, inizialmente giocavo avanti e poi dopo mi sono spostato al centro della difesa”.

L’amichevole contro Haiti?
“Dovevamo giocare contro Israele, ma la nostra federazione non voleva correre rischi a causa della difficile condizione politica, non valeva la pena rischiare. Quindi sì, abbiamo giocato solo una partita ma è sufficiente, anzi abbiamo riposato maggiormente”.

La forza dell’Argentina?
“Abbiamo un gruppo forte e compatto, lavoriamo con la stessa intensità e siamo tutti coinvolti, il nostro obiettivo è vincere. Sappiamo che è complicato perché ci sono altri top team, ma siamo ambiziosi e vogliamo arrivare in fondo. La Francia agli ottavi? Non importa, giochiamo sempre per vincere”.

Un gol in finale di Coppa del Mondo?
“Sarebbe fantastico, ma l’importante è vincerla. Certo, se segni pure, vai in paradiso…”

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