RASSEGNA STAMPATOP

Nicchi ferma Rocchi e Fabbri

IL TEMPO (Menghi) – Chiamiamola vittoria, anche se c’è poco da festeggiare. Chiamiamola pure giustizia, consapevoli però che solo un rattoppo a posteriori ad un qualcosa che è stato tolto. Alla Roma, l’ultima squadra della Serie A ad ottenere il fatidico tiro dal dischetto. Eppure lo meritava da prima e ne meritava pure qualcuno in più.

Non c’è tempo per i rimpianti né modo per restituirle quello che i disastri arbitrali le hanno portato via, i punti in primis e la fiducia poi, ma riconoscere gli sbagli e fermare i responsabili è una forma di rispetto verso il club, oltre che un atto dovuto: Marcello Nicchi, presidente dell’AIA, dopo aver pubblicamente ammesso l’”errore inconcepibile”, commentando il rigore non concesso ai giallorossi per il contatto D’Ambrosio-Zaniolo, è passato ai fatti e ha deciso di lasciare a casa nel weekend della 15esima giornata sia Gianluca Rocchi, fresco di premio come miglior direttore di gara dell’ultima stagione, e Michael Fabbri, l’addetto alla Var nella sfida incriminata con l’Inter. Inizialmente si pensava ad uno stop solo per quest’ultimo, ma è stato poi esteso al fischietto di Firenze per cui la stima dai piani alti resta peró immutata.

L’intervento a gamba tesa di Totti, l’uomo forte mandato davanti alle telecamere dalla società per difendersi dopo l’ennesimo sopruso, ha sortito l’effetto sperato e dopo l’allontanamento di Orsato, che da ormai un mese non incrocia i giallorossi per la tregua voluta in seguito alla scelta di soprassedere alla decisione di Banti di concedere il penalty alla Fiorentina per lo scontro Olsen-Simeone, ecco un’altra battaglia vinta dalla Roma, che stavolta ottiene un “risarcimento” al danno maggiore rispetto all’episodio del Franchi che non fu effettivamente riconosciuto come errore evidente da chi di dovere. Nessun dubbio invece sulla ferita più recente, che poteva cambiare la partita con l’Inter e ha fatto gridare alla vergogna Totti e Pallotta: per l’ingiustificato silenzio della Var in quell’occasione qualcuno doveva pagare. Poi c’è un discorso più ampio sul tema tecnologie da affrontare, tra rapidità, capacità e coerenza nell’utilizzo di un mezzo che puó davvero fare la differenza se usato correttamente.

Domani davanti alla tv ci sarà Giacomelli, in campo tocca a Mazzoleni e non è una novità: per l’arbitro di Bergamo è la terza volta in stagione coi giallorossi dopo la vittoria per 2-0 di Empoli e il pari dell’Olimpico con il Chievo, mentre ha diretto un solo precedente tra Cagliari e Roma, il 2-2 del 28 agosto 2016.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *