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Roma nuova in panchina, non in campo

(IL MESSAGGERO) Finiti i test, ecco le scelte. Fonseca, ormai da qualche amichevole, ha tirato le somme sulla rosa a disposizione. E ha deciso su quali giocatori puntare all’alba della nuova stagione. Domenica, nella notte del debutto in campionato contro il Genoadell’ex Andreazzoli, il portoghese sembra orientato a schierare la vecchia Roma. Così, a parte il portiere Pau Lopez, i 10 giocatori di movimento del suo 4-2-3-1 saranno interpreti che già hanno frequentato Trigorial’anno scorso. In sintesi: difesa con Florenzi, Fazio, Jesus, Kolarov; mediana con Cristante e Pellegrini; rombo offensivo con Zaniolo trequartista, Under e Perotti rispettivamente a destra e a sinistra e Dzeko centravanti.

USATO SICURO – Il nuovo allenatore, dunque, si fida del gruppo storico, cioè di chi è rimasto nella Capitale dopo l’ultima deludente annata. La curiosità è che mai, loro 10, sono partiti insieme dall’inizio nelle 48 gare della stagione scorsa. Ma, senza fare differenza tra giovani e senatori, Fonseca ha preferito dar spazio a chi già conosce le caratteristiche del compagno con cui si troverà in campo. E, contando sulla sintonia tra i calciatori, ha trasmesso il suo stile di gioco. Concetti semplici, ma già visibili: pressing, aggressività, verticalizzazione, velocità e, come ripete spesso, coraggio. I rinforzi, per ora, possono attendere.

Guardando ai nuovi e aspettando Veretout(ieri il centrocampista ha lavorato a Trigoria con i primavera: l’obiettivo è la convocazione con il Genoa), i cambi in corsa, al momento, sono Spinazzola, utile sia per sostituire a destra Florenzi che a sinistra Kolarov, e Diawara, unica alternativa in questa fase a Cristante e Pellegrini. Mancini, invece, ha bisogno di tempo: si deve abituare alla posizione centrale nella linea a 4. Più pronti, e non sono nuovi, Defrel e Kluivert che però partono dietro a Under e Perotti. Come vice Dzeko, Defrel sembra essere davanti a Schick che è nella lista dei partenti.

SPONDA SOCIETARIA – Fonseca ha avuto, durante la scorsa settimana, la spinta decisiva nel suo lavoro proprio dal club giallorosso, sfruttando il tris di rinnovi calato da Fienga e Petrachi. A cominciare da quello di Dzeko che «è anima e corpo con noi», come avvertì lo stesso portoghese dopo l’amichevole del 31 luglio al Curi contro il Perugia. Il centravanti, leader riconosciuto dallo spogliatoio, è il suo portavoce in campo. Attorno a lui sta nascendo la nuova Roma che ha ritrovato anche il talento e l’efficacia di Zaniolo e Under, gli altri 2 calciatori blindati sotto Ferragosto dal management di Pallotta.

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