CAMPIONATOSTORIA DI IERI di Diego AngelinoTOP

ROMA-CAGLIARI. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di DIEGO ANGELINO – Sia vissute, che raccontate, ho ricordi di direzioni ben peggiori di quella di Massa. Possiamo lamentarci, certo, dell’utilizzo discrezionale del VAR e di una gestione pessima della gara e dell’occasione del 2-1 annullato; ciò non cancella però il fatto che i giallorossi abbiano racimolato appena 6 punti nelle cinque partite giocate all’Olimpico.

Sono tante anche ieri le assenze, cui si aggiunge quella di Diawara per un fallaccio (da rosso) di Cigarini: in un primo tempo dai ritmi bassi, Fonseca si affida al giovane Antonucci anziché a Pastore, per sostituire l’ex centrocampista del Napoli. Una scelta che fa riflettere solo chi ancora ha ancora illusioni sull’utilità dell’argentino in questa Roma.

Il Cagliari era già in vantaggio per un rigore assurdo, ma giusto in base alle nuove regole. Tutti si domandano, però, il perché a Lecce non siano state riviste le immagini.

Il fallo di Diawara che porterà poi all’azione del rigore non c’è: passano però onestamente troppi secondi prima del braccio di Mancini, per correlare le due azioni.

Joao Pedro segna e, poi, non si rivolge benissimo alla Curva: nessun giocatore romanista sente il dovere di andare a riprendere l’avversario.

Secondo tempo con un buon inizio e un buon finale: Veretout molto meglio una volta tornato a centrocampo; Zaniolo più interessante sulla fascia che dietro a Džeko.

Iniziano gli svenimenti, i crampi e le furbate, vedi lo juventino Pellegrini, che prende anche il giallo: chi mi legge sa quanto sia sostenitore del tempo effettivo per ridurre buffonate ormai anacronistiche.

Eccoci a Kalinic, che trova un goal dopo un fallo che mi è parso evidente già dal vivo: ciò che lascia basiti è l’assenza del fischio di Massa che non segnala nulla, checché ne dica l’arbitro di Imperia ai giocatori giallorossi.

Se comprendo e difendo la reazione di Fonseca al 90’ – divenuto il 100’, dopo la lunga sosta dovuta all’infortunio di Pisacane – non apprezzo né giustifico Romano e il suo applauso reiterato sotto il naso dell’arbitro.

Ora spazio alle Nazionali e poi ripresa a Genova contro la Samp, dove ad attendere la Roma probabilmente non ci sarà l’ex Di Francesco. Fonseca dovrà fare la conta dei disponibili, tra un Atalanta che corre fortissimo e un Milan che, con chiunque al posto di Giampaolo, potrà solo risalire.

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