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FIORENTINA-ROMA. DI FRANCESCO “Voglio che la gara sia interpretata con determinazione come fatto con il Chelsea”

Ecco le parole del tecnico giallorosso in vista della sfida dell’Artemio Franchi.

In questo mini ciclo da sosta a sosta: cosa è migliorato e cosa c’è da migliorare?

“Sicuramente c’è grande compattezza e vorrei continuare così. Ci si lamenta dei pochi gol fatti, ne abbiamo segnati tre al Chelsea. Continuiamo così, concedendo poco agli avversari. Peccato che ci sia la sosta, avrei voluto lavorare ancorar tutti insieme. Sono soddisfatto ma aspetto la partita di domani, che ritengo molto delicata”.

La trasferta Firenze non è mai semplice: come va gestito l’entusiasmo della vittoria sul Chelsea?

“All’interno dello spogliatoio deve dare consapevolezza ma non abbassamento concentrazione o sentirsi bravi. È la prima cosa che ho cercato di trasmettere ai ragazzi. Voglio che la gara sia interpretata con determinazione come fatto con il Chelsea”.

Domani se non dovesse giocare De Rossi, Florenzi sarebbe capitano per la prima volta in stagione. Come sta? Javier Zanetti ha detto di rivedersi in lui.

“Per poter essere capitano deve giocare e non deve giocare Daniele. Oggi valuteremo. Per caratteristiche tecniche Florenzi e Zanetti per me non sono simili ma caratterialmente sì: disponibilità, senso di appartenenza, ma per caratteristiche tecniche e fisiche per me non si somigliano”.

Monchi in un’intervista ha sdoganato parola scudetto dicendo che c’è il dovere di provarci.

“Ha detto bene, dobbiamo recuperare terreno perso, stiamo rincorrendo con il desiderio di rimanere attaccati. È presto per dirlo ma siamo lì con una partita in meno ed è significativo. Dobbiamo cercare di portare il risultato a casa domani in una partita difficile”.

De Rossi dopo il Chelsea ha detto: con Di Francesco cambiato approccio a partite di questo tipo. È stato più difficile ottenerlo mentalmente o tatticamente?

“È fondamentale tramettere le proprie idee e far vedere ai giocatori il vantaggio di fare certe cose. La partita con il Napoli è stata significativa e di grande insegnamento anche per il giocatori: le grandi squadre, più le tieni lontane dalla porta meglio è. Ovviamente con un po’ si concede come con il Chelsea, ma volevamo sempre andare nella metà campo avversaria. Bisogno esercitarsi sempre per migliorare determinati meccanismi”.

In questo mini ciclo da sosta a sosta: cosa è migliorato e cosa c’è da migliorare?

“Sicuramente c’è grande compattezza e vorrei continuare così. Ci si lamenta dei pochi gol fatti, ne abbiamo segnati tre al Chelsea. Continuiamo così, concedendo poco agli avversari. Peccato che ci sia la sosta, avrei voluto lavorare ancorar tutti insieme. Sono soddisfatto ma aspetto la partita di domani, che ritengo molto delicata”.

La trasferta Firenze non è mai semplice: come va gestito l’entusiasmo della vittoria sul Chelsea?

“All’interno dello spogliatoio deve dare consapevolezza ma non abbassamento concentrazione o sentirsi bravi. È la prima cosa che ho cercato di trasmettere ai ragazzi. Voglio che la gatara sa interpretata con determinazione come fatto con il Chelsea”.

Domani se non dovesse giocare De Rossi, Florenzi sarebbe capitano per la prima volta in stagione. Come sta? Javier Zanetti ha detto di rivedersi in lui.

“Per poter essere capitano deve giocare e non deve giocare Daniele. Oggi valuteremo. Per caratteristiche tecniche Florenzi e Zanetti per me non sono simili ma caratterialmente sì: disponibilità, senso di appartenenza, ma per caratteristiche tecniche e fisiche per me non si somigliano”.

Monchi in un’intervista ha sdoganato parola scudetto dicendo che c’è il dovere di provarci.

“Ha detto bene, dobbiamo recuperare terreno perso, stiamo rincorrendo con il desiderio di rimanere attaccati. È presto per dirlo ma siamo lì con una partita in meno ed è significativo. Dobbiamo cercare di portare il risultato a casa domani in una partita difficile”.

De Rossi dopo il Chelsea ha detto: con Di Francesco cambiato approccio a partite di questo tipo. È stato più difficile ottenerlo mentalmente o tatticamente?

“È fondamentale tramettere le proprie idee e far vedere ai giocatori il vantaggio di fare certe cose. La partita con il Napoli è stata significativa e di grande insegnamento anche per il giocatori: le grandi squadre, più le tieni lontane dalla porta meglio è. Ovviamente con un po’ si concede come con il Chelsea, ma volevamo sempre andare nella metà campo avversaria. Bisogno esercitarsi sempre per migliorare determinati meccanismi”.

Mai stato vicino a panchina della Fiorentina?

“In passato sì, sono lusingato ma è il passato. Sono contentissimo di stare qua, come da calciatore ho scelto, anche da allenatore, con i pregi e i difetti dell’ambiente, che però a me piace”.

Si diceva che nella Roma segnasse solo con Dzeko. Ora segna un po’ di meno lui ma la squadra continua a vincere: è positivo o Dzeko è un po’ stanco?

“Se non segna lui è un gran segnale che la squadra continui a vincere. Sono molto contento di come Edin stia lavorando per la squadra. I gol arriveranno, magari a partire da domani. Il suo lavoro è determinante per noi. Le aggressioni degli attaccanti diventano fondamentali”.

Domani ci sarà meno turnover?

“Non lo so, valuterò ma a volte ci sono delle esigenze. La partita il Chelsea è stata dispendiosa, per cui per Firenze farà delle valutazioni e cambierò qualcosa”.

Si aspettava una crescita così da El Shaarawy?

“Quando l ho messo a destra con l’Inter, non poteva giocare a destra. Col Chelsea ha fatto due gol e ci può giocare alla grande. Quando un giocatore matura, riesce a interpretare quello che chiede l’allenatore e a stare sempre in partita nelle due fasi. Sono molto contento qui duello che sta facendo ma può fare ancora meglio. Sono contento ma non mi accontento”.

Manolas sarà squalificato in nazionale per via di un’ammonizione ritenuta intenzionale. I tifosi della Lazio di curva nord avranno di nuovo la possibilità di andare in Curva Sud. Le sembra che l’Italia sia un po’ indietro nella lealtà sportiva?

“Sicuramente siamo indietro ma anche all’estero i sono i furbi. Ci sono gli organi competenti che devono giudicare. Non ho visto episodio di Kostas, ma nel calcio di una volta, che è si dice sempre che sia meglio, sapete quante ce n’erano di queste situazioni? Siamo migliorati tanto, c’è più cultura, ma si può sempre fare meglio”.

“Vorrei dire una cosa sui convocati: sarà convocato per la prima volta quest’anno Emerson. Rientrerà con la squadra, Siamo contenti, ha fatto tutto quello che doveva fare del suo percorso di recupero. È pronto per venire in panchina e di questo sono molto contento”.

De Rossi e Strootman sono i calciatori che hanno corso più km contro il Chelsea: sono loro i candidati a riposare?

“Non significa nulla, anzi questo dimostra la loro condizione, ma si può anche correre di meno con qualità. I centrocampisti devono correre, altrimenti non possono fare i centrocampisti”.

El Shaarawy, Dzeko, Perotti può essere considerato il tridente titolare?

“No, in base all’esigenze si cambia. Domani di sicuro giocherà Edin, per gli altri c’è da decidere. In questi giorni dopo il Chelsea, più che lavorare abbiamo dovuto recuperare. Ancora non ho deciso la formazione in alcuni ruoli”.

Martinez ha convocato di nuovo Nainggolan ma ha detto che per lui è un numero 10. Per lei?

“Non so cosa significhi numero 10. Con noi fa il 10 da mezz’ala, gli darei il 10 se giocassimo dall’1 all’11 ma è giusto che ogni allenatore abbia la sua visione. Sta facendo meno gol ma di occasioni ne ha avute, tornerà a segnare a fare giocate da numero 10. Sono contento che sia stato convocato ma nella mia testa c’è solo la Fiorentina e dovrà fare una grande prova se sarà impiegato in campo”.

(FONTE: ASROMA.COM)

 

 

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