RASSEGNA STAMPA

EDICOLA. SPALLETTI “Se ho un torto è quello di aver lavorato sempre per il bene della Roma”

L’ex allenatore giallorosso ed attuale dell’Inter, Luciano Spalletti  ha rilasciato una intervista al quotidiano Corriere dello Sport. Queste alcune delle sue risposte:

Se potesse tornare indietro allo scorso mese di giugno, direbbe ancora di sì all’Inter?
«Risponderei con un sì ancora più convinto, con “s” maiuscola. Ma soprattutto più consapevole del compito che mi aspettava. In questi 7 mesi ho avuto la possibilità di vedere le cose da dentro e di conseguenza di capire ancora meglio tutte le situazioni. Potremmo dire che è come quando devi ristrutturare una casa: viene fatta un’analisi, una stima dei lavori da fare basandosi molto sull’esperienza, ma è solo a lavori in corso che capisci quali sono tutti gli interventi precisi da fare». (…)

Un giocatore tipo Nainggolan è l’ideale per il suo calcio?
«Nainggolan è adatto per il tipo di calcio di qualsiasi allenatore. L’“Alieno” è fatto di un’altra pasta». (…)

Dopo l’ultimo attacco di Totti e la sua risposta di venerdì in conferenza, cosa dirà a Totti o cosa farà la prossima volta che lo vedrà?
«Se continuiamo con questo Totti-Spalletti per protesta smetteranno di girare anche i tornelli degli stadi… Credo che questa storia abbia stancato un po’ tutti. Quindi non parliamone più».

Perché a Roma non tutti amano un allenatore che nei suoi 7 anni ha alzato 3 trofei e ottenuto piazzamenti così importanti? Non crede che, per il suo lavoro e per i risultati raggiunti, ora il rapporto dovrebbe essere diverso?
«Quando accetti di caricarti delle responsabilità sulle spalle, di prendere ogni volta delle decisioni, anche le più impopolari, ma sempre per il bene della squadra, inevitabilmente finisci per scontentare qualcuno e perderne il sostegno. Ripeto, se ho un torto, è quello di aver lavorato sempre per il bene della Roma. Poi ognuno può trarne il bilancio che vuole. Certamente il mio pensiero personale mi fa sentire con la coscienza a posto perché so di aver dato tutto me stesso. O forse anche oltre».

De Rossi ha detto che in futuro vorrebbe diventare il suo vice o quello di Di Francesco. C’è un posto nel suo staff per lui?
«Vista l’assoluta qualità del mio staff, mi viene da dire che la possibilità d’ingresso è permessa solo a campioni come lui».

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