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EDICOLA. Ultimo, che tifo: “Noi abbiamo già vinto soltanto per il fatto di tifare giallorosso

GAZZETTA DELLO SPORT (G.Mancini) – Ultimo come la condizione di sentirsi escluso, «un senso di inadeguatezza che non cambierà anche se sono arrivato primo». Niccolò Moriconi, in arte Ultimo, romano e romanista, ha vinto tra le Nuove Proposte il Festival di Sanremo con il brano «Il ballo delle incertezze», e dall’emozione si è sentito male. Nulla di grave, cose che succedono alle persone sensibili e un po’ timide, un riposino e rieccolo in pista per la serata finale.

Senza dimenticare la sua Roma. «Sono appassionato di calcio – attacca – e non capisco perché spesso sconsigliano agli artisti di manifestare la loro fede calcistica, non credo che la gente ti giudichi per questo. Sono abbonato alla Roma da quando avevo dieci anni, sono andato allo stadio sempre con papà, da tre ci vado da solo e attualmente il mio campione preferito è Alisson». C’è un po’ da soffrire negli ultimi tempi…. «Noi abbiamo già vinto – continua convinto – soltanto per il fatto di tifare giallorosso».

 

IL CAPITANO – Nel suo cuore c’è Francesco Totti tanto che il giorno in cui il Capitano ha lasciato il calcio, in lacrime gli ha dedicato un post su Instagram. «La fine è un mistero… il sogno è l’unica via d’uscita… e tu sei il sogno… tu sei ogni cosa possa donare luce. Quando penso a te io non vedo il calcio, vedo un bambino di quartiere… è grazie a te se difendo un sogno con i denti». E il sogno si è avverato, anche se, ammette, «non basterà a sistemare le mie fragilità».

La parte che ho sempre odiato più di una poesia è la parola finale. L'ho sempre trovata fuori luogo, come un tuono a ciel sereno.. eppure serve.. si, serve per dettare una fine, perché se finisce la vita, finisce anche ogni cosa che la contiene. La fine è un mistero. La fine per molti è l'inizio di altro, per me è semplicemente la fine. Per un sognatore illuso come me questa è la bastonata classica che la realtà concede. Perché per quelli come noi, per quelli che vivono senza pensarci troppo e pensandoci come pazzi allo stesso tempo, il sogno è l'unica via d'uscita.. e tu sei il sogno… tu sei ogni cosa possa donare luce, hai rappresentato ognuno di noi. Quando penso a te io non vedo il calcio, io vedo ogni bambino di quartiere, vedo il traffico a piazza del popolo, vedo il mercato delle 6.00, le passeggiate a villa Pamphili, le preghiere di un mendicante a Piazza Venezia. È grazie a te se difendo un sogno con i denti. In te ho rivisto il riscatto di chi non ha un destino… si perché è grazie a te se sono sempre stato schierato dalla parte di chi è già stato dato per sconfitto, dalla parte degli ultimi. Tu hai legato figli e padri grazie col tuo nome, hai dato un colore a chi era bianco. Tu sei la speranza e la sconfitta. Tu sei le lacrime che sto versando. Tu sei la timidezza, sei la risposta. Tu sei Roma. Tu sei Totti.

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IN NAZIONALE – Non solo tifoso, Ultimo adora giocare a pallone e la Nazionale Cantanti, che disputerà la prossima Partita del Cuore a Genova, l’ha ingaggiato e gli ha donato la maglia ufficiale. «A me piace giocare dietro le punte».

Poi scherza con Mirkoeilcane, arrivato secondo, che simpatizza per la Lazio: «Ti vedo in porta». Una giornata indimenticabile, aspettando un’altra gioia, magari già questa sera all’Olimpico.

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