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DI FRANCESCO “Domani abbiamo davanti una partita molto importante. Con il Liverpool chi non ci crede resti a casa”

Il tecnico Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Chievo in programma domani alloStadio Olimpico. Queste le sue parole:

“Volevo tornare sull’episodio accaduto a Liverpool. Personalmente condanno ogni forma di violenza, ancor di più quello che è accaduto a Liverpool. Io, con il mio staff e la squadra, siamo molto vicini a Sean e alla sua famiglia e mi auguro di cuore che la partita di ritorno, una semifinale di Champions, sia una festa, un orgoglio per tutta la tifoseria della Roma. Una grande festa, magari con un grande risultato, ma mi auguro che sia una vera festa di gioia e di sport. Questo è un appello che faccio alla nostra tifoseria“.

Quali sono le condizioni mentali della squadra al rientro da Liverpool?
Sicuramente siamo tutti molto dispiaciuti perché ci aspettavamo un risultato differente, ma almeno la capacità di rimanere in partita con maggiore attenzione e applicazione perdendo meno duelli in base alla partita che avevamo preparato sotto tutti i punti di vista. Non è andata così però abbiamo davanti una partita molto importante con il Chievo per poi pensare alla gara successiva e credo che i ragazzi debbano avere il desiderio e la volontà di volersi rifare della partita persa per potersi buttare subito sul campionato dove abbiamo quattro gare determinanti, a partire da questa con il Chievo.

Il Chievo ha quasi fermato le grandi. Che avversario è?
Un avversario abituato a lottare per salvarsi, che ha fatto tanti anni in questo campionato, una squadra esperta con tantissimi giocatori che più che giovani, esperti. Questa è un’arma a loro favore, ma noi dobbiamo vincere, dobbiamo portare a casa i tre punti sapendo di aver sofferto anche in passato con squadre che si vengono a chiudere a Roma. Dobbiamo essere bravi a fare gol il prima possibile. Ovviamente anche a non prenderlo, avere la capacità di essere più determinati ed incisivi sotto porta.

Che valutazioni ha fatto dopo aver rivisto la partita con il Liverpool? Merito degli inglesi o demerito vostro?
Analizzandola, noi abbiamo fatto molto bene i primi 25 minuti. Davamo anche la sensazione di essere più in partita di loro. Al primo contropiede, alla prima palla fatta uscire male dai nostri difensori, alla prima occasione di Mané ci siamo abbassati un pochino ma allo stesso tempo siamo stati poco determinati in alcuni duelli. Fisicamente il Liverpool è stato superiore, noi per poter competere a certi livelli dobbiamo portare i nostri livelli di corsa, determinazione e cattiveria agonistica a quelli visti contro il Barcellona o altre gare precedenti. Siamo un po’ smarriti, un po’ impauriti, cose che non devono accadere, stiamo facendo qualcosa di straordinario. In questo momento siamo in semifinale di Champions e dobbiamo essere più spigliati e più coraggiosi anche nell’andare a fare determinati duelli.

Tre quattro giocatori hanno fatto il salto di qualità a Ferrara: Shick, Gonalons. Verrà riproposto il turnover?
Intanto abbiamo fuori Perotti e Strootman per questa gara. Perotti forse anche per qualche giorno in più, un paio di settimane. Per quanto riguarda Strootman che ha preso una forte contusione al costato, per questa gara non ci sarà e non si allena con la squadra. Mi auguro di averlo a disposizione per il Liverpool. Per quello dovrò cambiare alcuni elementi. Per il turn over vedrò anche oggi in base alla condizione psico-fisica generale se cambiare nella formazione, ma sicuramente dei cambi ci saranno nella partita contro il Chievo.

Ad un girone di distanza dall’esordio, Schick è pronto a giocare con Dzeko nel 4-3-3?
Sì, è pronto per giocare nel 4-3-3, poi valuterò se farlo giocare o meno. Ritengo che come caratteristiche sia differente dalla classica ala del 4-3-3. E’ un po’ come abbiamo giocato anche a Ferrara con Nainggolan e Pellegrini che si sono alternati giocando dentro aperti. Per quello si può fare benissimo ma da parte sua ci vuole maggior sacrificio in fase difensiva. E’ un giocatore che ha una condizione fisica e mentale ottimale e potrebbe essere della partita.

Con il Liverpool, quando siete passati con la difesa a quattro, la squadra tendeva ad un 4-2-3-1?
C’è stata una comunicazione errata all’inizio in cui Gonalons aveva capito qualcosa di diverso. Ma avevo chiesto di mettersi 4-3-3. E’ normale che ci siano le caratteristiche di alcuni giocatori, come Strootman che tende più a venire a prendere la palla che buttarsi, ma sono situazioni in cui i ragazzi devono avere ancora più forza di quello che abbiamo proposto. Ho fatto delle scelte e le responsabilità sono mie, nel bene e nel male. La differenza poi non la fanno i numeri ma l’atteggiamento, la determinazione e la cattiveria agonistica che si mette in determinate gare. Non puoi andare a giocare contro il Liverpool e non avere la loro stessa cattiveria. Poi possono avere la meglio loro, oppure possiamo avere la meglio noi, non lo so, ma bisogna metterci qualcosina in più. Inconsciamente ci siamo un pochino sciolti e impauriti.

Lei rifarebbe tutte le scelte che ha fatto? Considera possibile la rimonta con il Liverpool?
Stessa domanda contro il Barcellona: chi non ci crede può tornare a casa. Poi non ne voglio neanche parlare oggi perché sennò mi incazzo. 70000 persone e non andarsela a giocare è impensabile. Nelle scelte giuste o sbagliate che si fanno bisogna portarle avanti. Ho il desiderio che l’ambiente accompagni la squadra. Prima pensiamo al Chievo poi al Liverpool. Qualsiasi cosa prendetevela con me perché la colpa è mia però facciamo lavorare la squadra.

Non c’è il rischio che i giocatori eviteranno di fare uno scatto in più?
La crescita di questo ambiente passa per trattare tutte le partite allo stesso modo. Dobbiamo trattare la partita con il Chievo in maniera importante. Non possiamo sbagliare perché restano poche partite e rimediare è sempre più difficile.

Come si fa a motivare una squadra a ripetere un’impresa?
Io credo che stiamo parlando tantissimo del Liverpool e poco di quella di domani. Io parlo di determinazione in alcune situazioni. Loro sono stati più bravi di noi ma l’aspetto psicologico abbiamo dimostrato di potercelo avere. Vinciamo questa partita con grande determinazione e cattiveria, poi penseremo al Liverpool.

Jonathan Silva e Bruno Peres potrebbero essere titolari?
Potrebbero essere tutti e due o uno dei due. Bruno è in grande crescita e Silva ha fatto una partita di grande intelligenza, è un giocatore affidabile.

Una risposta alle parole di Rio Ferdinand e di Roy Keane?
Roy Keane non so cosa faccia e neanche mi interessa. Le risposte bisogna darle sul campo non qui. Ricordiamoci dove siamo arrivati, il livello si alza e mi auguro che in questa partita ci sia un mio giocatore che farà la differenza.

Roma migliore delle italiane in Europa e in difficoltà in campionato. Come si spiega questo paradosso?
Non è un paradosso perché in una vai fino in fondo bene e poi nell’altra fai fatica. La Juventus è la squadra più abituata a competere su più fronti. Quest’anno potevamo fare molto meglio in campionato ma abbiamo fatto qualcosa di straordinario in Champions che ancora non è finito.

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