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RIVISTA LA ROMA – Io che amo solo te: Renato SACERDOTI

In questo viaggio nella storia della Roma, questo mese Alfio Russo ci racconta Renato SACERDOTI, ‘detto Il Banchiere di Testaccio’, uno tra i fondatori dell’Associazione Sportiva Roma di cui è il secondo presidente dopo Italo Foschi.

Come sempre per i nostri amici digitali, un piccolo assaggio…
Vi aspettiamo in edicola!!!


LA ROMA 366– MARZO 2018
IO CHE AMO SOLO TE… Renato SACERDOTI

Parlare di Renato Sacerdoti significa scorrere trent’anni almeno della nostra storia. I primi, i più romantici. Ingenui e complicati, eroici ed amari, faticosi ed entusiasmanti, ruggenti e controversi insieme, comunque meravigliosamente romanisti nell’accezione più originale, pura e profonda del termine. Sacerdoti, secondo presidente della Roma per diritto di cronologia e per numero di stagioni ai vertici societari, è stato l’unico a detenere la massima carica per due lunghi periodi, mai così lontani per distanze e contesti, mai così simili per competenza ed impegno. Ma alla Roma ha dato immensamente di più, ricoprendo fin dagli esordi tutti i ruoli dirigenziali immaginabili, risultando presidente di fatto anche in assenza dell’investitura effettiva e rivelandosi indiscutibilmente un grandissimo romanista, e non soltanto perché ex dirigente del facoltoso Roman, ancor prima che la Roma prendesse forma nell’epico 1927, grazie alle cospicue finanze che sostennero idee e progetti fino alla loro definizione.
Esattamente a marzo di novant’anni fa Sacerdoti subentrava ad Italo Foschi, di cui era stato vice alla fondazione dell’Associazione Sportiva. Proprio a marzo di sessant’anni fa lasciava per sempre ad altri il suo regno, chiamandosi in disparte pur restando legato alla sua amata Roma e accompagnandone i destini fino alla morte arrivata nel 1971.
Parlare di Renato Sacerdoti vuol dire raccontare una gran bella parte della nostra vita, dicevamo. Inutile riordinarla per le rigorose sequenze temporali con cui l’abbiamo vissuta, meglio lasciar fare ai mille episodi che riaffioreranno senza troppi obblighi logici o razionali ma riusciranno forse meglio a spiegare chi sia stato e sia ancor oggi, per intere generazioni giallorosse, Renato Sacerdoti.

(…)


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