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DI FRANCESCO “Il modulo va a farsi friggere se i giocatori non danno tutto”

Il mister Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa in vista della delicata sfida di venerdì sera contro il Milan di Gattuso, che aprirà la terza giornata di campionato. Queste le sue parole:

Come ha trovato la squadra?
Un po’ rammaricati per come è andata la partita, ma anche sollevati per averla ripresa. Alla fine abbiamo rischiato di vincere, ma è un punto guadagnato. Ma da quella partita dobbiamo imparare e migliorare.

LIVE: la conferenza stampa di @MisterDiFra in vista di #MilanRoma

LIVE: la conferenza stampa del Mister in vista di Milan-RomaLIVE: Di Francesco's press conference ahead of AC Milan v AS Roma

Pubblicato da AS Roma su Giovedì 30 agosto 2018

Come mai una Roma da 2 volti?
Un insieme di cose, ma soprattutto perché davanti avevamo una squadra più brillante di testa e di gambe. Non me l’aspettavo. Non ho visto i miei brillantissimi. Paradossalmente abbiamo corso quanto loro ma male e con poca qualità.

Che titolo le piacerebbe ascoltare subito dopo Milan-Roma?
Grande prestazione o similare… direi “Grande risposta”!

Riguardo la tattica, ha deciso il sistema di gioco e se giocherà a quattro dietro?
Voglio fare una premessa: non conta nulla quando all’interno di questo i calciatori non mettono le caratteristiche più importanti, come cattiveria, attenzione e gioco di squadra. Con L’Atalanta nel primo tempo non è avvenuto. Quindi ogni numero diventa relativo se non c’è questo. Per quanto riguarda domani non vi svelo nulla. Lunedì Manolas ha perso molti duelli con Zapata, se domani Romagnoli facesse lo stesso con Dzeko sarebbe una gara in discesa. L’importante è perdere pochi duelli.

Nzonzi e Karsdorp hanno i 90 minuti nelle gambe? 
Con molte probabilità saranno titolari, non so se li hanno. Loro due potrebbero essere della partita dall’inizio.

E’ possibile vedere Schick accanto a Dzeko? 
Non ce l’hai mai visto l’anno scorso? Però se ognuno di voi si lega ad un calciatore… Schick è un calciatore forte, con determinate caratteristiche. Può giocare dall’inizio o subentrare. Ha avuto due-tre palle gol importanti l’altro giorno, può determinare anche a partita in corso. Posso cambiare sistema di gioco sì.

I giocatori che hanno fatto il Mondiale hanno un problema di fatica?
Obiettivamente l’Atalanta ha evidenziato quanto dici. Non solo Fazio e Kolarov sono stati poco brillanti, anche Manolas nel primo tempo non sembrava il giocatore che conosciamo. Un po’ di ritardo c’è stato, sono giocatori per noi importanti. Mi preoccuperei se fossero già al massimo, non mi aspettavo una prestazione del genere da parte dell’Atalanta.

Può aver influito la partenza di Strootman sulla testa dei giocatori? 
Io dentro al gruppo non ne ho sentito nemmeno parlare, lui aveva il desiderio di cambiare e di fare una nuova esperienza. Io quando dico che viene prima la Roma intendo che voglio giocatori che hanno il desiderio di indossare la maglia. Quando hai giocatori di grande professionalità li prende con grande considerazione. Se uno ha il desiderio di cambiare, io non trattengo nessuno.

Come mai c’è questa grande delusione nell’approccio della prima gara all’Olimpico? 
Ma c’erano motivazioni, non sono tutti robot. Se noi andiamo a guardare la partita ho sostituito due ragazzi che sono un patrimonio della Roma e della Nazionale. Avrei dovuto cambiare tutta la linea difensiva. Ho fatto delle scelte, togliendo qualcosa a due ragazzi che vanno tutelati. Siamo solo alla seconda giornata, stiamo facendo un processo all’annata. E’ prematuro. Io ho sbagliato a dare quel pugno, non lo dovevo fare e non riaccadrà più. Ero nervoso e arrabbiato perché non siamo riusciti ad esprimere le nostre potenzialità. Io devo trovare soluzioni, mi auguro di trovare quelle giuste.

La tournée ha influito sulla preparazione della Roma? 
Ti può togliere qualcosa, ma noi siamo stati fortunati potendo lavorare anche bene. Forse ci è mancata qualche partita in più. Non è da poco il fatto che loro avevano fatto tante partite, Gasperini ha ruotato tanti giocatori. Sapevo che sarebbe stata una partita dura dal punto di vista fisico, siamo rimasti tutti sorpresi, noi ed io. Pastore ha fatto un gol magnifico, ci doveva dare qualcosa in più, ma paradossalmente dal punto di vista della testa ce l’ha tolto.

Di che cosa sono figli secondo lei i cori contro la società che si sono sentiti sul 3-1? 
Questa domanda la devi fare ai tifosi, non la devi fare a me. Non saranno contenti di alcune situazioni. L’anno scorso la situazione era un pochino peggio,avevamo 3 punti e oggi ne abbiamo 4 punti. E’ normale che questo ambiente è fatto di processi e situazioni. A volte bisogna parlare con concetto e con criterio, non bisogna essere faziosi, c’è bisogno di equilibrio. Devo tutelare la squadra e cercare di portare la Roma il più in alto possibile. Ci si scorda facilmente di quello che si fa. Dobbiamo dimostrare sempre qualcosina in più, il tempo dirà quello che sarà il nostro futuro. Karsdorp è pronto e può giocare dall’inizio.

C’è un ragionamento tattico in corso su possibili cambiamenti. E’ una rosa da 433 questa o ci sta ripensando? 
Questa è una rosa che può giocare con tanti sistemi di gioco, avere giocatori che possono giocare in diversi ruoli è un vantaggio. Il fatto del cambiamento può passare per una forma di debolezza, ma secondo me è intelligenza. Io faccio questo lavoro e devo capire, trovando le soluzioni. Se qualcosa non va cerco di modificarla, per me è un segnale di intelligenza e non di debolezza. Quando hai lavorato in un modo e non raccogli o cambi qualcosa nella testa degli altri o cambi qualcosa tu. Dipende sempre dal risultato il cambiamento. Cosa mi avreste detto prima della partita col Barcellona? Passavo per pazzo, poi mi avete dato del fenomeno. Chi non osa non sbaglia mai. Io mi prendo le mie responsabilità. Nel bene o nel male. Anzi, solo nel male…

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