TOPVOTI A RENDERE

VOTI A RENDERE di Paolo MARCACCI

Nuova puntata della rubrica del nostro geniale Paolo Marcacci che da buon professore, dà i voti al weekend appena trascorso… Una rubrica da non perdere…

10) Claudio Ranieri
La classe non è acqua. A volte è una elegante risata.

9) Radja Nainggolan 
Contro la Juventus, soprattutto nel primo tempo, esibisce le ben note doti da incursore. Ma, in primis, esordisce con un gol che è una summa di coordinazione, doti balistiche, muscolarità.
8) Il derby della Ruhr
Forse, anzi quasi certamente il Borussia Dortmund ci ha rimesso il titolo, ormai quasi del Bayern Monaco. Noi spettatori neutrali però ci siamo davvero divertiti. Lo Schalke, oltre a mettersi al sicuro, si toglie la soddisfazione di sgambettare in modo perfido gli storici rivali dell’area mineraria. Menzione di merito per il gol di Goetze, innescato dal mirabile assist di Sancho.
7) Emanuel Vignato 
Un fiore già sbocciato: gol contro la Lazio all’Olimpico la scorsa settimana, un assist eccelso contro il Parma. Lui, a differenza del Chievo, resterà in Serie A.
6) Alessio Cragno
Giornata non brillante e nemmeno fortunata, per lui, allo Stadio Olimpico. Eppure mette in mostra le sue doti, evidenti. Reattivo, tempista nelle uscite.
5) Dirigenza Milan 
Indipendentemente dai risultati e dal piazzamento finale, Gattuso appare un uomo solo. L’uomo certamente non lo merita, il tecnico paga colpe non sue.
4) Monchi
Al di là delle forzature e delle discrepanze tra titoli e contenuti dei virgolettati, anche le sue ultime dichiarazioni trasudano il solito piglio autoreferenziale. Lui però è tornato a Siviglia, se non altro; quelli che per un anno e mezzo lo hanno celebrato come se stessero parlando di Schopenhauer sono ancora tutti qua. E guai a contraddirli.
3) Massimiliano Allegri
Ha la sola attenuante della provocazione che Adani ha innescato da qualche settimana nei suoi confronti. Ovviamente non può bastare a renderlo assolvibile.
2) Lele Adani
Prosopopea in salsa tattica. Anche basta, alla lunga.
1) I tifosi del Napoli a Frosinone.
La maglia non si rifiuta. Mai.

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