CAMPIONATO

SPALLETTI “Per noi è un momento importantissimo e ci arriviamo con la corta tirata al punto giusta”

Luciano Spalletti, allenatore dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Roma. Queste le parole dell’ex allenatore giallorosso:

La squadra è reduce dall’ottima prova di Frosinone?
Ultimamente sta disputando prestazioni corrette per le qualità che possiede, per trarre un sintesi la corda è tirata al punto giusto, né moscia né troppo tirata al punto di spezzarsi. Per cui andiamo a pizzicarla volentieri.

La Roma vorrà fare una gara importante, che match si aspetta?
Difficile, loro sono una grande squadra, stanno attraversando un buon momento tra prestazioni e risultati. Essere a lottare per la Champions con la Roma che negli ultimi anni ha vissuto sul podio del nostro campionato in modo meritato significa che tutto sommato il lavoro che stiamo facendo è corretto e ci permette di misurarci contro queste squadre che negli ultimi anni ci hanno messo in difficoltà.

L’Inter affronterà big ma anche squadre che lottano per non retrocedere.
Non è mai un riferimento per noi. Dobbiamo andare sempre a fare prestazioni importanti, si è visto in questa e nella scorsa stagione che si rischia di lasciare punti per strada determinanti contro chiunque se non li affronti con autorità e con maturità. Se non ci metti la garra che serve per portare a casa i contrasti che ti permettono di sviluppare il tuo gioco… Servono tante componenti e l’Inter le ha a disposizione, basta metterle dentro le partite.

Questa partita può essere un match point per la Champions?
Sicuramente trovarsi a sei giornate dalla fine a lottare contro una squadra di valore contro la Roma significa aver ridotto quel gap di differenza con le squadre come Napoli e Roma che negli ultimi anni hanno occupato in maniera stabile il podio del campionato. Per noi è un momento importantissimo e ci arrivamo con la corta tirata al punto giusto. Non è né moscia né tirata a rischio di spezzarsi. Di conseguenza andiamo a pizzicarla volentieri perché quando lo facciamo emette un buon suono. (…)

Cosa le viene in mente quando incontra la Roma?
Prima di tutto che ci sono tre punti fondamentali per la nostra classifica, l’attenzione va tutta lì. Poi c’è il ricordo di stagioni fatte sulla panchina della Roma, tutte in maniera molto sentita, vissuta, perché a me piace far così e sono un bellissimo ricordo. Io tiro sempre una riga giorno dopo giorno per non essere invogliato a girare e tornare indietro ma è una bella cosa quella che ho alle spalle e non la dimenticherò mai. Ritroverò tante persone che conosco e le risaluterò volentieri”.

È immaginabile che Lautaro giochi dal 1′ o è più probabile Icardi?
Mi viene difficile dire chi gioca perché vanno fatte delle valutazioni. Stanno bene tutti e due per cui la scelta verrà fatta in maniera coerente ma sarà diffiicile perché tutti e due meriterebbero di giocare.

Tra le persone che incontrerai ci sarà Totti. Di lui si parla per un futuro dirigenziale con un peso maggiore, pensi possa recitare questo ruolo?
Mi rimane difficile andare in casa d’altri a dare consigli. Alla Roma sanno come fare. Totti sa cosa fare. Preferisco non entrarci dentro. Il mio ruolo ora è un altro e loro rimarranno una delle società forti qualsiasi cosa farà. Non so nemmeno bene quel che è stato o che sono i discorsi.

Si parla in ottica futura anche per l’Inter della possibilità di prendere Dzeko. Le piacerebbe?
Parlo dei nostri di calciatori. Abbiamo un avversario temibilissimo e noi in quel ruolo abbiamo Lautaro e Icardi che stanno facendo entrambi bene. Keita ha fatto il suo lavoro in maniera corretta quando è stato chiamato. Per il mercato chiedete ad Ausilio, che è il professionista addetto a questi argomenti.

Si aspetta qualcosa in più da Ivan Perisic in questo finale?
Mi aspetto tanto da molti dei miei calciatori in questo campionato. Man mano che le giornate vanno a diminuire i risultati sono ancora più importanti e riuscire ad essere concentrati e maturi può fare la differenza per portare a casa una vittoria determinante. Mi aspetto ci sia la considerazione corretta del momento che si sta vivendo. Lui essendo uno esperto saprà collocare questa partita nel modo giusto.

Per la Roma è una partita delicata. Come ci arriva la Roma? Conosce i punti deboli della Roma…
Per quelle che sono state le ultime partite che ho visto la Roma ci arriva nella maniera corretta perché hanno disputato delle buone gare e hanno fatto punti importantissimi come quelli di Genova con la Sampdoria. Poi le difficoltà che si trovano nel nostro campionato toccano un po’ a tutti, devo pensare alle mie difficoltà, a quelle che riguardano l’Inter.

L’Ajax può essere un esempio? Come arriva Nainggolan per la partita con la Roma? Sappiamo che è un passionale… 
Non è una partita che determina, è una partita. Nel senso che l’Ajax sta facendo delle buone partite, intanto è in testa con il PSV, ci sono delle componenti. Però l’Ajax nel nostro campionato diventa difficile poterla comporre perché poi tra il dire “si vuol vincere” e il farlo poi ci sono in mezzo tutte quelle componenti, quei contenuti, quella serie di cose che vanno dette, che vanno fatte provare sul campo, contenuti di cui poi bisogna preparare in tutti i dettagli. Poi ai calciatori devi dire delle cose tutti i giorni, non è far giocare questo o quello. Si va in campo e si prova, non è “non va passata la palla al portiere”, continuiamo a dire che costruire dal basso non va bene. I giocatori non fanno solo torello e partitina, ma che professionista sei se non hai una strada da seguire? Hanno prima di tutto una cultura a livello di Nazione, a livello di club dove poi si va a giocare per portare a casa un disegno costruito precedentemente perché è un modo professionale e professionistico di lavorare. All’estero cominciano da una costruzione bassa con il portiere perché chiama fuori la squadra avversaria e si libera spazio dietro le spalle. Perché quando vieni a prenderla devi essere organizzatissimo, per cui io faccio il passaggio in più. Se passo da quel pressing lì si apre una prospettiva diversa sull’andare a giocare e mi prendo dei vantaggi sugli spazi. Perché l’Ajax ha fatto questo? Perché ha quel modo di lavorare lì e piano piano viene ripagata. Zaniolo è sicuramente un calciatore di qualità, ma non è l’unico che è rientrato nelle trattative di mercato, purtroppo abbiamo dovuto prendere delle decisioni di mercato per salire velocemente di gradino per poter poi fare un confronto dove poi tutti ci obbligano di dover stare. Non c’è il tempo di poter programmare con calma. Ad ogni decisione di mercato abbiamo dovuto rendere conto al fair play finanziario. Siamo stati costretti a metterci dentro dei giovani promettenti, come Zaniolo che ho citato. Noi i sacrifici fatti li abbiamo fatti per poter portare un calciatore come Nainggolan che poteva essere un giocatore che ti dava subito il risultato della differenza che avevi penato negli ultimi anni o che si era evidenziato nelle ultime stagioni. Sono prese di posizione per fare il bene dell’Inter il più velocemente possibile. Forza Inter!

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