SO’ CONFUCIO di Paolo MARCACCITOP

SO’ CONFUCIO di Paolo MARCACCI

In realtà in questa occasione non so’… Confucio; anzi, mi sento lucido nel dire che Paulo Fonseca mi fa sentire già un poco al sicuro. Sul campo? No, quello non posso ancora saperlo e, verosimilmente, non lo saprò nemmeno al termine di Roma – Genoa, questo anche per dire che non possiamo né dobbiamo affrettarci nel dare giudizi.

Fonseca mi fa sentire al sicuro in quanto a dichiarazioni d’intenti, poca concessione alle frasi a effetto, grande pragmatismo. Perché Il giudizio è positivo, in questo senso? Perché, se mi è concesso, riparto da…Luis Enrique, se permettete. Non per masochismo, o forse un poco sì, ma soprattutto perché ricordo tutta una serie di sofismi, di frasi a effetto, di filosofici paradossi ai quali seguirono, spesso, partite imbarazzanti durante le quali gli allenatori avversari a un certo punto chiedevano ai propri giocatori di non infierire. Ricordate per esempio Colantuono a Bergamo? Però tutti facevano, prima e dopo, i complimenti alla Roma, per il suo modo di fare calcio. Poi i punti se li prendevano gli altri.

Ecco, Fonseca finora ha tenuto non un profilo basso, ma un profilo giusto; ha parlato poco, ancora meno ha sbagliato. Ha solo comunicato voglia di lavorare, ambizione di migliorare e, udite udite, di restare a lungo sulla panchina della Roma, che di per sé sarebbe già quasi una vittoria. 

Dei rischi che la Roma correrà in campo sapremo dire meglio tra qualche settimana; per ora abbiamo evitato il rischio di sentire cazzate, con rispetto parlando. Vi pare poco? 

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