IL COLLEZIONISTA

IL COLLEZIONISTA: Maurizio Vitelli

(di Franco BOVAIO) Maurizio Vitelli è un romanista nell’anima, ma un collezionista “de più”, come direbbe il compianto Lando Fiorini, del quale è da poco ricorso l’anniversario della morte.

“Una passione che nasce grazie alla vittoria dell’Italia nel Mondiale dell’82 – ci dice – io, infatti, sono nato in una famiglia che non seguiva il calcio. Ma durante quel Mondiale i miei genitori vennero coinvolti dagli amici nelle vicende sportive degli azzurri e io, che all’epoca avevo nove anni, mi innamorai subito di Bruno Conti. Spinto anche da una zia che, a differenza dei miei genitori, era tifosissima della Roma e che cuciva a mano le bandiere giallorosse. Ricordo che ne aveva tantissime. L’anno dopo, nel 1983, arriva lo scudetto di Falçao, Di Bartolomei, Liedholm, Viola e Pruzzo e tutti scendiamo in piazza a festeggiare. A quel punto la mia passione giallorossa è definitivamente sbocciata. A 14 anni faccio il mio primo abbonamento alla Curva Sud e poi ne ho fatti tanti altri. Ricordo ancora l’anno che abbiamo giocato al Flaminio, come se fosse ieri. Dal tifo al collezionismo di oggetti giallorossi, poi, il passo è stato breve”.

Come nasce il collezionista che conosciamo oggi?

“Nasce soprattutto per due situazioni che mi sono trovato a vivere. La conoscenza del negozio “Il pianeta del Kollezionista” di Riccardo Ciacci a Via Taranto e la splendida mostra sui 70 anni della Roma organizzata e allestita a Testaccio dall’UTR di Fabrizio Grassetti nel 2007. Io sono un frequentatore di musei, ma la magnifica impressione che ebbi nel vedere tutti quei cimeli giallorossi messi insieme in maniera così ordinata e precisa fu magnifica. Penso che non si poteva fare di meglio. E mentre giravo per i padiglioni della mostra di Testaccio mi dicevo che anche io potevo costruire una mia piccola collezione di memorabilia giallorosse. Così ho iniziato a comprare le riviste del passato e del presente e a raccogliere ogni cosa che riguardasse la Roma. Sono partito dai libri e dalle riviste per poi arrivare alle maglie”.

Quanti pezzi conta oggi la tua collezione?                    

“Circa 150, contando tutto. I libri sulla Roma li ho quasi tutti; di maglie ufficiali, indossate, ne ho una trentina. Tutte legate al periodo 2000-2010”.

E quale è il pezzo della collezione al quale sei più legato?

“Senza dubbio la maglia di Totti, autografata sul numero 10, dell’anno dell’ultimo scudetto. E’ una maglia bianca che la Roma indossò nelle trasferte di Lecce (in cui Totti andò anche in gol) e Milano con l’Inter”.

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