NEWSTOP

DE ROSSI “Lascio il Boca per stare vicino alla famiglia. Continuerò a lavorare nel calcio”

Daniele De Rossi lascia il Boca Juniors e lo fa in una conferenza stampa ufficiale del club argentino. Queste le sue parole:

“E’ stata una decisione che, tengo chiarire, non è legata a problemi di salute o familiari, ho letto cosa si è scritto sui social. Devo avvicinarmi a mia figlia, solo questo, non c’è altro. Non ci sono altre ragioni, se avevo 25 anni avrei deciso in modo diverso, ma questo è. Nessun problema con la nuova dirigenza, ho avuto il piacere di lavorare con loro solo 2 giorni ma hanno provato a convincermi a restare, ma la mia decisione è definitiva e mi hanno accompagnato nella miglior maniera a questo momento. Ho detto dal primo giorno che la decisione era definitiva, mi hanno chiesto tempo, credo di essere il primo giocatore a ritirarsi dopo le visite mediche (ride, ndr), ma mi sono allenato con i compagni e il nuovo staff, non ho avuto alcun problema”

La dirigenza le ha offerto di tornare in Italia ma di continuare l’attività da calciatore?
“Non parlo di dettagli, mi hanno chiesto cosa potesse aiutarmi. Ma è una cosa che va avanti da ottobre, non è successo altro. Sono stati disponibili e mi hanno offerto aiuto, ma voglio tornare a casa. Sono triste, lascio un club che mi è entrato nel cuore e lascio il mio lavoro, il mio sport e la mia passione. Ma ho 36 anni, non avrei potuto giocare per 10 anni”

Torna in Italia per sua figlia maggiore?
“Si, non entro nei dettagli, ma mia figlia maggiore è l’unica rimasta in Italia, ha bisogno di avere suo padre vicino. Non c’è nessun pericolo, devo solo starle vicino. Sicuramente continuerò a lavorare nel calcio, in Italia, non so con quale ruolo”

Cosa ha rappresentato il Boca in questi 6 mesi?
“E’ stata l’unica avventura diversa da quella della Roma, che è stata la mia vita, non pensavo di poter amare così tanto un club diverso dalla Roma. Chiaro che la Roma è un’altra cosa, ma lascio parte del mio cuore qui. Sapete tutti come si vive il calcio qui, come è il tifo, come è giocare… No, non lo sapete cosa significa (ride, ndr)… Però sapete cosa significa stare alla Bombonera e nello spogliatoio che ho condiviso con i miei compagni. Ringrazio il presidente Angelici per l’opportunità e Burdisso, che ha avuto un ruolo speciale. Non mi piace vendere fumo, ma spero di essere parte del Boca per sempre. Chissà se il destino ci farà rincontrare. Di sicuro continuerò a seguirlo, le persone che ho incontrato qui mi hanno cambiato a livello umano. Qui mi hanno accolto come un fratello, come se fossi stato qui da sempre, non lo dimenticherò”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *