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Le incognite nel mezzo

(LEGGO) «È una questione di qualità», come cantavano i Cccp sul finire degli anni 80. Lo ha iniziato a dire Fonseca, lo ha ribadito polemicamente Dzeko, se ne sono accorti tutti in questo 2020 deprimente per la Roma. La carenza si è palesata dopo gli infortuni di Mkhitaryan, Diawara e Zaniolo e ha contagiato soprattutto il centrocampo che domani contro il Bologna sarà in totale emergenza tecnica e numerica. Ai tre assenti sopracitati bisogna aggiungere, infatti, la squalifica di Lorenzo Pellegrini che ha rimediato un rosso pesante come un macigno contro il Sassuolo.

Considerato che Pastore non gioca una partita titolare da tre mesi (il 2 novembre contro il Napoli) c’è da preoccuparsi seriamente contro un Bologna che viene da tre risultati utili di fila. Le alternative a Pastore per Fonseca sono due: accentrare Perotti sulla trequarti o avanzare uno tra Cristante e Veretout. La seconda scelta è possibile solo con lo spostamento di Mancini sulla mediana, al suo posto uno tra Fazio e Cetin al fianco di Smalling. La speranza è Mkhitaryan che però partirà dalla panchina. Ennesima situazione di emergenza, ma non è solo il Bologna a spaventare per quanto una nuova frenata (solo 1 vittoria in A nel 2020) porterebbe a una crisi senza eguali durante la gestione Fonseca.

Tra una settimana c’è l’Atalanta e il collasso di qualità potrebbe essere fatale contro una squadra che gioca a 300 all’ora. Il crollo di rendimento più evidente è riscontrabile in Veretout, che proprio all’andata contro il Bologna stupì tutti per una cavalcata imperiale terminata con l’assist decisivo per il gol di Dzeko nel finale. Il francese, come accaduto l’anno scorso con la Fiorentina, sta vivendo un’involuzione dimostrata dai numeri: in questo 2020 la media è stata di 40,2 passaggi totali a partita, mentre negli altri 15 match di Serie A la cifra era salita fino a 51,8. E i passaggi intercettati? Uno solo nelle 5 partite giocate nel 2020, 13 nelle altre 15. Flessione netta anche per quanto riguarda i chilometri percorsi: a novembre era 15esimo in Serie A con più di 11 km di media a partita, ora la statistica è scesa a 10,7 (37esimo posto dietro a tutti gli altri centrocampisti della Roma).

Cristante è l’altra faccia della crisi: con l’ex atalantino in campo sono arrivate appena 2 vittorie in 9 partite. Dietro di loro? Il nulla, o quasi considerato l’acquisto di Villar che arriva dalla serie B spagnola. Questione di qualità dicevamo perché alla Roma mancano piedi buoni in un reparto che negli anni ha perso personaggi come Pjanic, Pizarro, De Rossi, Keita e Nainggolan. La ricerca di un regista di classe diventa fondamentale per il futuro. Il nome perfetto? Tonali, ma ormai il prezzo è alle stelle.

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