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ZANIOLO “Ogni giorno mi sento meglio. Devo ringraziare i tifosi”

Attraverso l’account Instagram giallorosso, è tornato a parlare Nicoló Zaniolo. Queste le sue risposte:

Come stai?
Tutto bene. Ogni giorno mi sento meglio, sto diventando più forte. La ripresa sta andando bene. Finita la diretta mi alleno come al solito. Il campo è vicino, qui davanti (ride, ndr).

La Roma sta continuando con la raccolta fondi di Roma Cares.
È stata una grandissima cosa da parte della società. Abbiamo aiutato lo Spallanzani ed abbiamo raggiunto quota 500 mila euro, siamo stati uniti come una famiglia.

Com’è la tua quotidianità in questo periodo?
Non è cambiata più di tanto: prima andavo al campo e poi stavo a casa tutto il giorno. Mi manca il campo, ma dobbiamo essere uniti. Ho finito tutti i film di Netflix, ora gioco un po’ alla Playstation a FIFA o Call of Duty. Non vedo l’ora finisca questo periodo per poterci abbracciare tutti.

A FIFA giochi con la Roma. Ti arrabbi quando perdi?
Offendo Zaniolo quando sbaglia un gol anche alla Playstation. Mi arrabbio con me stesso ma do sempre la palla al mio giocatore (ride, ndr).

Ascolti musica? Che ascolti prima di una partita?
La ascolto sempre, ora ascolto molto Mr Rain. È la canzone che sento più spesso, mi fa sempre compagnia.

Qual è stato il tuo gol più bello?
Credo quello contro il Napoli, ma sono tutti belli e importanti e da ricordare.

Ogni tanto riguardi i tuoi gol?
Sì, in questo periodo li cerco su YouTube e me li riguardo.

Come si può diventare forte come te?
Basta allenarsi sempre bene, avere passione e andare in campo. Se hai le doti a lungo andare esci.

Hai sentito la vicinanza dei tifosi?
Li devo ringraziare, sono stati tantissimi. Mi si è riempito il cuore per i loro messaggi, che non sono mai mancati da quel giorno. Ho ricevuto belle parole da tutti, li ringrazio.

Serie tv preferita?
Ho finito Elite e mi piace molto.

Quale stai guardando adesso?
Ora guardo molti film thriller, li vedo con la mia ragazza e li commentiamo. Me ne sono piaciuti parecchi.

Vi sentite tra compagni in questo periodo?
Sì, ci sentiamo spesso. Scherziamo sui gruppi di WhatsApp e non manca la battuta.

Chi è che prende più in giro gli altri?
Spinazzola e Juan Jesus sono i più attivi, ma lo siamo un po’ tutti.

Florenzi ha chiesto se conosci “San petto”. Che vuol dire?
Ogni fine allenamento io, Florenzi e Antonucci giocavamo a due tocchi e chi perdeva metteva la maglia a disposizione degli altri. È un altro scherzo. Mirko usava sempre il petto per stopparla ed era troppo facile così. Lui si arrabbiava e noi continuavamo a prenderlo in giro tutti i giorni.

Che si prova a segnare e correre sotto la Curva Sud?
È il sogno di tutti. Ogni giocatore sogna questa cosa. È un’emozione unica, dopo il gol viene automatico andarci. Lì sotto non sembra di stare allo stadio, ma in un mondo tutto tuo.

Come ti sentivi la sera prima dell’esordio?
Normale, ma il giorno della partita il mister mi ha detto che avrei giocato. Ho fissato il soffitto per tutto il giorno. Ero in stanza con Fuzato che era sempre al computer, l’ho invidiato perché non aveva pressione.

Dopo il fischio d’inizio ci pensi che è il Real Madrid oppure il corpo va da solo?
È dura appena sali le scale e vedi lo stadio tutto bianco. Lì non è facile tenere le emozioni, poi devi entrare in campo e pensare a giocare. Ho un pregio, non sento le pressioni. Penso a divertirmi e a giocare.

Il numero 22 ha un significato particolare?
È la data di nascita di mia mamma, che è nata il 22 agosto. Il mio idolo è Kakà ed aveva la 22, quindi l’ho presa anche per questo.

Kakà era un fenomeno…
Io ho il film del gol al Manchester United, dove mise la testa in mezzo a due giocatori. Davvero fortissimo.

Piatto romano preferito?
La carbonara è il mio piatto preferito.

Giochi a Fortnite?
Sì, ma non sono forte. Scendo dal paracadute e mi sparano dopo due secondi.

Com’è giocare con Mkhitaryan?
È una bravissima persona dentro e fuori dal campo. Mi dà tantissimi consigli. Delle volte gli chiedo consigli. In campo lo sanno tutti che è un fenomeno.

Hai mai pensato di non essere all’altezza?
No, perché se ci sei vuol dire che puoi. Ci sono periodi dove sei meno lucido, meno bene fisicamente. Poi ne devi uscire. Io a metà dello scorso anno ho avuto un calo, ma quest’anno sono tornato bene.

Un consiglio per superare i momenti di difficoltà?
Ho smesso di leggere articoli, ho pensato al campo e mi sono messo ad allenarmi.

Il tuo infortunio?
All’inizio è una bella mazzata. Dopo il primo mese è tutto in discesa. All’inizio sei in difficoltà, dopo aver tolto i punti sei in discesa, vedi sempre miglioramenti giorno dopo giorno. Questo ti spinge a fare sempre un po’ di più.

Qual è il tuo giocatore preferito a FIFA?
Mbappè, prende tutte le palle lunghe. Con lui faccio sempre 7 o 8 gol.

L’emozione più forte provata alla Roma?
L’esordio al Bernabeu sicuramente, che poi me lo son tatuato sul braccio la scritta “Santiago”. Anche la doppietta col Porto all’Olimpico. Era una delle prime partite in Champions League e fare due gol a Casillas è stata una grande emozione.

Ci spieghi i tuoi tatuaggi?
Sulla coscia ho la data di nascita dei miei familiari, poi dall’altra parte uno per mia mamma. Ho un’occhio sul braccio e una Madonna sull’altro. Santiago è il più recente, fatto poco prima della quarantena.

Con chi tu trovi meglio dei tuoi compagni?
Siamo un gruppo molto unito, tutti giovani e uniti. Mi trovo meglio con Pellegrini, Mancini e Spinazzola, ma sono tutte persone gentilissime e disposte a darti una mano. Quest’anno è un gruppo bellissimo davvero.

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