Coronavirus, 21 maggio: meno di 10mila ricoverati, altri 156 morti
(LA REPUBBLICA)
Da oggi in Italia ci sono meno di diecimila persone ricoverate per Covid, in terapia intensiva e non. Succede per la prima volta dopo oltre due mesi, dal 14 marzo, ma soprattutto dopo aver toccato un picco, nel momento peggiore dell’epidemia, in cui la somma dei ricoverati, in terapia intensiva e non, erano oltre 33mila. E oggi sono poco più di 60mila le persone attualmente positive (al culmine dell’epidemia erano 108mila).
Purtroppo si registra ancora un numero a tre cifre di vittime: sono 156 oggi, un dato estremamente stabile da giorni. Ieri 161, l’altro ieri 162. Nessun morto si registra in otto regioni: Puglia, Sicilia, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta, Calabria, Molise e Basilicata. Meno di tre vittime in Marche Campania, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Sardegna.
Dei 642 nuovi positivi rilevati oggi, la maggior parte sono in Lombardia, con 316 nuovi positivi (il 49,2% dei nuovi contagi).
Coronavirus, in Lombardia torna a salire il numero dei contagiati
L’incremento di casi è invece di 105 casi in Piemonte, 53 in Emilia Romagna, di 55 in Liguria e di 25 nel Lazio, 18 in Toscana mentre sono 12 nelle Marche e 10 in provincia di Trento.
Tutte le altre regioni e province autonome hanno meno di 10 contagi: 9 in Campania, 8 in Veneto, 7 in Abruzzo, 6 in Puglia, Sicilia e Friuli Venezia Giulia, 2 in Umbria, 1 in Sardegna Val d’Aosta, Molise e Basilicata. Zero nuovi contagi in Calabria e a Bolzano.
Le 3637 persone attualmente malate nel Lazio sono distribuite così: 68 in terapia intensiva (-6), 1110 ricoverati con sintomi (-9), 2459 in isolamento domiciliare (-134). I morti totali sono 662 (+15), i guariti 3259 (+159).