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Petrachi-Roma, è rottura: il club sospende il d.s.

(GAZZETTA.IT) Lo ammettiamo, sa molto di scuola d’obbligo, ma la definizione che danno a Trigoria è questa: Gianluca Petrachi è stato sospeso. Sì, quasi come un bambino che si è comportato male. Non è bastato nemmeno l’appello alla ragione che l’a.d. Fienga gli aveva rivolto nei giorni scorsi.

Petrachi, sussurrano nel centro sportivo, ha continuato con le sue rimostranze, con le sue accuse a vari livelli, e così alla dirigenza non è rimasto altro che sospenderlo, appunto. Alla Roma interpretano questo un segnale di buona volontà, una mano tesa che prende il posto del licenziamento nudo e crudo. In linea teorica, il direttore sportivo potrebbe anche tornare nelle sue funzioni, ma si può immaginare come questa sia in ogni caso una delegittimazione. Se lui impugnasse la sanzione fatalmente si finirebbe in Tribunale.

UN ANNO IN CADUTA LIBERA— D’altronde, dopo lo strappo col presidente Pallotta è ormai irreversibile e nelle prossime ore dovrebbe arrivare l’ufficialità della sanzione. A questo punto, l’intenzione è quella di arrivare all’inizio dell’ultima parte del campionato senza casi aperti, per far lavorare Fonseca e i giocatori nelle migliori condizioni mentali. Al posto di Petrachi sarà promosso Morgan De Sanctis, con la collaborazione da lontano di Franco Baldini, il consulente del presidente Pallotta, che sul mercato avrà un ruolo di primo piano. Insomma, a meno di un anno dal suo arrivo alla Roma (25 giugno) Petrachi sembra davvero ai titoli di coda, condannato – secondo quanto di dice a Trigoria – da una dialettica modesta, tante gaffes e una irruenza nei rapporti con squadra, allenatore e dipendenti non da grande club. Ma è presto per i giudizi definitivi, visto che scaricare le colpe solo su Petrachi sarebbe sbagliato, anche perché sul mercato ha fatto anche diverse cose buone. Proprio per questo la sanzione, al momento, è questa: sospes

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