A PRIMA VISTACOPPA ITALIATOP

ROMA-SPEZIA. A PRIMA VISTA… di Paolo MARCACCI

Prima si torna in campo, meglio è. Non è soltanto uno dei più antichi luoghi comuni che il calcio ripropone come risposta a una sconfitta: stavolta, perlomeno stavolta, è senz’altro vero. Prima del fischio d’inizio del ligure Ghersini, pensiamo che sia anche utile. Perché, tra l’altro, ci sono sconfitte e sconfitte e non è soltanto una questione “stracittadina”, in questo caso, perché più che dal risultato – che poteva essere peggiore – l’ambiente romanista è stato scosso e offeso dal modo. È un distinguo fondamentale. 

Poi, sempre prima che il pallone cominci a scorrere sul prato umido di uno Stadio Olimpico mai così deserto, va ricordato a tutti, da Fonseca in poi, che stasera inizia la competizione che la Roma deve fare di tutto per onorare fino in fondo e in ogni modo, poiché è dalla Coppa Italia che, verosimilmente, passano le possibilità del ritorno alla conquista di un trofeo.  

Sapevamo che ci sarebbero volute attenzione e concentrazione sin dai primi minuti. Ma ancora prima, la rabbia. Provocazione: ti serve l’allenatore per scendere in campo incazzato contro lo Spezia, in una gara secca, dopo un derby umiliante? Possiamo discutere quanto volete dei più che discutibili episodi (vale anche per la concessione del rigore su Pellegrini), ma a livello di temperamento era lecito aspettarsi rabbia e fame. Non confusione e crescente mancanza di lucidità, con poche variazioni di ritmo. 

Per quanto riguarda i novanta minuti, la Roma la riprende con Mkhitaryan – bel servizio rasoterra di Mayoral -, poi due volte spreca il pallone potenzialmente decisivo con lo stesso spagnolo.

I supplementari? Profondo rosso: espulso Mancini, troppo plateale al secondo fallo; poi, dopo un mancato rinvio che ha dell’incredibile, Pau Lopez “trova” l’espulsione che lascia la Roma in nove. 

In un misto di denti stretti e ricerca della scarsa lucidità, la Roma prova ad attraversare i supplementari per poi puntare sui suoi rigoristi. 

Ma la conoscete, no, la storia della Roma? Non quotato, il gol di Verde. 

Tra qualche ora, con maggiore lucidità, le analisi. Se parliamo solo del tecnico, saranno sterili come le precedenti. E come non bastasse la questione degli slot…

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