STORIE GIALLOROSSE di Franco BOVAIOTOP

STORIE GIALLOROSSE… Il Piqué della Roma

di Franco BOVAIO – In questi ultimi dieci anni di calcio c’è stato un momento in cui la Roma ha avuto in squadra uno dei migliori difensori del mondo. Era brasiliano, era centrale di ruolo, era bravo tecnicamente e grintoso il giusto. Il suo nome era Leandro, il suo cognome Castan. Il ds Sabatini lo aveva preso dal Cortintihians nel luglio del 2012 pagandolo 5 milioni di euro e lui, una volta in campo con la Roma, aveva dimostrato a tutti di che pasta fosse fatto. I tifosi avevano cominciato subito a volergli bene, anche perché nel suo primo campionato in giallorosso (2012-13) aveva avuto una notevole continuità di rendimento e aveva segnato anche un gol, alla Fiorentina, l’8 dicembre del 2012. Sarebbe rimasto il suo unico con la Roma, con la quale è esploso nella seconda stagione (2013-14). Con Garcia in panchina Castan e Benatia diventarono una delle migliori coppie di difensori centrali del torneo e il brasiliano le giocò praticamente tutte. Trentasei partite di campionato su 38 che lo portarono dritto dritto in nazionale e che lo fecero finire nel mirino di alcuni dei principali club inglesi. Ma la società giallorossa lo tenne e gli allungò anche il contratto. Per Sabatini era il Piqué della Roma e tutto sembrava volgere al meglio per lui e per la sua famiglia.

Come in ogni favola, però, nel momento più bello arriva il più brutto. Quel maledetto cavernoma che si affacciò all’inizio della stagione calcistica 2014-15 prima sotto forma di crampi ad una gamba durante Roma-Empoli e poi con tutto il resto. L’operazione alla testa, la lunga riabilitazione e lo stop ai sogni e alle illusioni che ne erano nate. Una volta superato il momento buio, soprattutto grazie alla famiglia e alla fede, come racconta lui stesso, è tornato in campo con la Roma, ma solo per 5 partite. Poi sono arrivati i prestiti alla Sampdoria e al Torino, una breve riapparizione nella Capitale, sei mesi al Cagliari e il ritorno in Brasile, al Vasco da Gama, dove gioca tuttora e dove è quasi tornato quello di una volta. Di quando era il “Piqué” della Roma.

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