CAMPIONATOPAGELLARIO di Franco BovaioTOP

ATALANTA-ROMA. Il “Pagellario” di Franco Bovaio

Dopo una partita giocata strepitosamente bene come questa, tanto che la reputiamo la migliore della Roma degli ultimi due/tre anni, il nostro abituale pagellario è facile: 9 a tutti con tre eccezioni. In primis Mourinho (10), perché quella che abbiamo visto a Bergamo è stata davvero una Roma mourinhana. La sua squadra. La sua Roma. Lui alla vigilia aveva detto: “Andiamo a Bergamo a vincere, non firmo per il pari”. E la Roma ha vinto! Alla Mourinho, lottando, combattendo, duellando uno contro uno con i fenomeni di Gasperini, che in questo sono maestri, ma che oggi non l’hanno vista mai. Dategli tempo a Mourinho, non ve ne pentirete. Lo abbiamo scritto tempo fa, lo ribadiamo oggi: noi stiamo con Mou! Punto e a capo.

L’altra eccezione è Smalling (10 anche a lui), perché è stato gigantesco e ha dimostrato che con lui in forma, al centro della difesa, è tutta un’altra musica. Ha francobollato Zapata, non gli ha fatto beccare palla, lo ha sovrastato fisicamente. Zapata, non un avversario qualsiasi. Un gran difensore, il leader del reparto arretrato e anche un goleador, perché nel momento in cui la Roma stava difendendo il 2-1 con le unghie e con i denti è andato anche a segnare il 3-1 della tranquillità. Firmando il suo secondo gol consecutivo in campionato dopo quello con lo Spezia.

La terza e ultima eccezione è Abraham (altro 10), autore di una prestazione superba, gagliarda e impreziosita da una doppietta meravigliosamente bella, segnata da gran centravanti. Il primo gol è stato il frutto della sua caparbietà e del suo fiuto della rete, il secondo di un tiro da vero attaccante. Per lui 6 reti in campionato, 6 in Conference e 8 pali. I numeri cominciano ad essere dalla parte di Abraham, che a Bergamo ha fatto lo Zapata, togliendo la prima pagina a quello vero. Dategli tempo anche ad Abraham. Ne ve vedrete delle belle!

Questa vittoria di squadra, ottenuta alla Mourinho, può essere la svolta della stagione della Roma e della stessa storia del mister nella Capitale. Da qui si può prendere il via verso un futuro radioso. Perché contro un’Atalanta che non perdeva da 10 partite (2 pareggi e 8 vittorie, 6 delle quali nelle ultime 6 partite di campionato) la Roma ha dimostrato che sta diventando una squadra vera. Forse anche forte. Ma questo lo vedremo in seguito, quando giocherà così anche contro le altre avversarie.

Per oggi va bene così. Oggi sarebbe contento anche Gasperino il carbonaro. Gasperini non crediamo.