A PRIMA VISTATOP

ROMA-SPEZIA. A PRIMA VISTA di Paolo MARCACCI

Una umiliante, più che brutta, batosta contro l’Inter di Inzaghi; poi la conquista (messa a repentaglio nel finale contro il CSKA) un prezioso primo posto in Conference League, complice il pareggio del Bødo in Ucraina. Sarà bastato a risollevare le sorti di una squadra che vive, in campionato, un momento di difficoltà, venendo da 2 sconfitte consecutive, 3 nelle ultime 5? Ad affrontare la squadra di Mourinho stasera c’è lo Spezia di Thiago Motta, in un suggestivo incontro tra due protagonisti del triplete interista. La squadra ligure non vince da 5 partite, precisamente dalla partita col Torino di più di un mese fa.

Per quanto riguarda le statistiche e i precedenti del match, la Roma è imbattuta in Serie A TIM contro lo Spezia, grazie a una vittoria interna (4-3) e a un pareggio esterno (2-2). I precedenti in Coppa Italia invece meglio non rimembrarli, tra rigori svogliati e sostituzioni sovrabbondanti. 

Arrivano i tre punti, provvidenziali per accorciare almeno un po’ la classifica e necessari, tremendamente necessari. Arrivano, però, dopo una serata non esaltante, in cui al vantaggio subito trovato non fa seguito la lucidità con la quale andava subito chiusa la partita, dopo che l’avversario si era mostrato frastornato per lo svantaggio. La Roma ha un po’ cincischiato, un po’ subito il caos sulla linea mediana, poi ha cercato di rimettere ordine. Ha attraversato qualche imbarazzo di troppo, poi l’ha portata a casa, su due palle inattive. Ancora una volta facendo a meno dei gol degli attaccanti. 

Chiudiamo dicendo che per noi sarà sempre meno grave la voglia di strafare di un ragazzino che vuole spaccare la partita, rispetto all’atteggiamento autoritario e quasi ducesco di un direttore di gara nel sanzionarlo. Non va bene, anche perché da lontano lampeggia la mancanza di uniformità di giudizio. 

La Roma è stanca, sabato dovrà appellarsi alla forza mentale, contro l’avversario forse più difficile in assoluto da contenere.