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NATI OGGI… Lando FIORINI

Oggi il grande Lando Fiorini avrebbe compiuto 86 anni e nel giorno del suo compleanno non potevamo non dedicare un saluto ad un grande tifoso giallorosso, ma soprattutto un grande amico della Rivista: in questa occasione, vi riproponiamo un’intervista fatta da Alberto Mandolesi per la nostra rivista al grande artista romano, nel 1985.

La mia amante giallorossa (LA ROMA 1985 – di Alberto Mandolesi)

Con la scomparsa di Lando Fiorini ci lascia un grande artista, e tifoso romanista, capace come pochi altri di interpretare lo spirito più profondo della nostra città. Riproponiamo la sua prima intervista sulle pagine della rivista “La Roma”, rilasciata ad Alberto Mandolesi nell’aprile del 1985.

Credi davvero che noi romani abbiamo qualcosa più degli altri? (E qui Lando usa il dialetto, come fa ogni volta che vuole dare forza alle sue parole).
«Penzo propio de sì. Avemo comannato er monno, avemo fatto la storia, quinni quarche cosa ce deve pure sta’…».

Lando, tu sei nato da una famiglia che non era certo ricca: hai mai rimpianto di non aver avuto una giovinezza agiata?
«Assolutamente no. Fin da ragazzo ho sempre lavorato, e per molti anni ho fatto il facchino ai mercati generali. Mia madre mi svegliava tutti i giorni alle tre del mattino, ma non ho mai sentito il peso di questo sacrificio, perché ero contento di aiutare casa. Ci sono dei valori che non puoi imparare a scuola, ma soltanto nella vita di tutti i giorni. La gente più umile mi ha insegnato il rispetto per il prossimo ed ora so che, per la maggior parte di queste, una stretta di mano vale molto di più di un contratto firmato. Se te la passi male, sul romano vero ci puoi contare».

(…)

Come sei diventato romanista? (Risponde ancora in dialetto).
«Io romanista nun ce so’ mai diventato… io romanista ce so’ nato… Nella mia vita ho avuto tre grandi amori: la famiglia, il lavoro e un’amante: la Roma».


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