CAMPIONATOPAGELLARIO di Franco BovaioTOP

ROMA-JUVENTUS. Il “Pagellario” di Franco Bovaio

Che è causa del suo mal pianga se stesso. Perché stavolta la Roma ha perso solo per colpa sua e dei suoi limiti. Basti dire che non ha saputo tenere il 3-1 a mezzora dalla fine. Smettendo praticamente di giocare, tanto che ha preso tre gol in sette minuti. Peccato, perché fino a quel momento tutti i suoi avevano meritato. Tranne Ibanez (4), che era sembrato molto titubante nell’andare a chiudere su Dybala nell’1-1 e che si è ripetuto in occasione del cross per il 3-2 di Morata. Difensore scivoloso, difensore pericoloso, diceva Mazzone. Infatti.

Male anche Smalling (5), troppo leggero nel gol del 3-4 di De Sciglio, con Ibanez troppo lontano da lui, a testimonianza che la Roma non è fatta per la difesa a quattro. Che Mourinho (5) ha ripristinato cause assenze. A lui diamo l’insufficienza anche se la sconfitta è arrivata più per colpa di chi ha giocato che sua. Se Pellegrini (5,5) segna una gran punizione e calcia malissimo il rigore del 4-4 lui che colpa ha? Se Mhkitaryan (5,5) segna ma poi sparisce dal campo lui che può fare? Se Cristante (5,5) e Veretout (5) sbagliano i passaggi è colpa sua? Dice: poteva fare dei cambi. E con chi’ ha provato con la velocità di Afena (5,5), poi con Shomurodov (4), quindi con Carles Perez (6), che almeno ha sfiorato il gol nel finale. Ma niente. Il crollo c’era già stato. E ha riguardato anche il migliore, Abraham (6,5), che ha segnato, ha lottato, ha fatto il massimo che poteva fare. Vina (5,5) ha spinto bene e difeso male (come sempre), l’esordiente Maitland-Niles (6) ci è piaciuto. Rui Patricio (5) ha preso quattro gol su quattro tiri. Siamo sempre lì. La Roma non va.