CAMPIONATOPAGELLARIO di Franco BovaioTOP

ROMA-VERONA. Il “Pagellario” di Franco Bovaio

L’ha persa il Verona o l’ha pareggiata la Roma? Forse più la prima, perché quando i veneti hanno abbassato il ritmo i giallorossi sono tornati in partita. Anche per merito dei ragazzi (Volpato, Bove, Zalewski, a tutti un bel 7) e del reietto Veretout (6,5), subentrato come gli altri nel secondo tempo dopo la quarta panchina consecutiva. E non capiamo perché, visto che è l’unico centrocampista di corsa tra i titolari. Sono loro che hanno dato alla squadra quel ritmo che i titolari non sembrano proprio capaci di darle. Perché la doppia rimonta del secondo tempo non deve far dimenticare quanto era stata brutta la Roma del primo, nel quale era parsa sconclusionata, lenta, moscia, incapace di difendere e senza idee nell’attaccare.

Confermando anche la statistica secondo la quale è la squadra della serie A che corre meno di tutte, tanto che gioca sempre sotto ritmo. Al Verona erano bastati venti minuti sprint per portarsi sul 2-0 per poi limitarsi a controllare la gara. Approfittando del solito approccio sbagliato della Roma. Venti minuti di corsa, col pressing alto, che hanno inevitabilmente mandato in tilt la squadra di Mourinho (a lui 3 nel primo tempo, 6 nel secondo, media 4,5), che ormai sanno tutti come attaccare: in velocità. Perché è quella che soffrono gli statici giocatori giallorossi. Che non sono neanche quei campioni che molti hanno creduto che fossero. Karsdorp (5) ci mette tanto cuore, affonda spesso sulla fascia, ma poi manca sempre il cross o la rifinitura per gli attaccanti.

Felix (4) è stato sovrastato da Gunter ed è ancora troppo giovane per questi palcoscenici. Pellegrini (4,5) non è stato mai incisivo. Cristante (4) è il più compassato dei lenti (e forse non a caso predica sempre calma). Oliveira (3), il peggiore, si è imbrocchito anche lui (sarà il negativo effetto del ponentino?).

Rui Patricio (4,5) ha sbagliato ancora, in occasione del primo gol, a respingere il pallone a centro area, dove non va mai respinto in quel modo, come insegnano nelle scuole calcio. Kumbulla (5) e Smalling (5) danno più l’impressione di dormire che di vegliare sulla propria area. Maitland-Niles (3) … Boh! Vina (3) … Lasciamo perdere. Il primo gol del Verona arriva dalla sua parte dopo una pantomima su punizione che avevamo tutti capito come sarebbe andata a finire. Con la palla all’uomo che sembrava passare lì per caso. Poi, insieme a lui, hanno sbagliato anche Felix e Pellegrini.

Male anche Abraham (5), che si impegna tanto e che ha l’attenuante di non essere mai servito in modo decente dai compagni. Perché quando la Roma ha la palla tra i piedi non sa mai che farci. Visto che gioca sotto ritmo, non ha idee e movimenti offensivi, si affida troppo all’estro dei singoli, che non sono fenomeni … Ah, scusateci. Lo avevamo già scritto. E non mettiamo la scusa delle assenze, per favore.