RASSEGNA STAMPATOP

Esame di maturità

(IL TEMPO) Maturità. Quella che deve dimostrare di avere oggi la Roma a Genova contro la Sampdoria. Per continuare a inseguire un posto in Europa, rispondendo al successo di ieri della Lazio. Per trasformare il derby dominato prima della sosta in un trampolino di lancio. Per arrivare in Norvegia – dove giovedì giocherà l’andata dei quarti di Conference League – avendo fatto il proprio dovere in campionato. Proprio i doriani nella gara d’andata hanno scoperchiato i limiti di mentalità dei giallorossi, fermandoli all’Olimpico dopo il successo di Bergamo, che ha rappresentato solo una parentesi in un periodo di prestazioni deludenti. «Qualche volta può succedere – spiega Mourinho – a una squadra che non ha la mentalità giusta e non sa cosa vuol dire giocare per vincere qualcosa. Se ce l’hai invece capisci che i punti sono sempre importanti e che gli obiettivi sfumano per questi piccoli cali di concentrazione».

La prova di oggi servirà a capire quanto il derby abbia «rilassato» le menti della Roma, con una sosta di mezzo che non ha certo aiutato a far restare il gruppo sul pezzo. «Venerdì ne abbiamo parlato un po’ con la squadra – rivela l’allenatore – l’unico derby che ci interessa è quello della prossima stagione. Per i giocatori è chiaro che possiamo finire dal quinto all’ottavo posto, ed è drammaticamente diverso: il quinto posto porta l’Europa League, l’ottavo a niente. Per questa ragione dobbiamo cercare di fare il meglio e di fare più punti possibili, non voglio pensare ad altro». La partita contro la Samp, avverte Mourinho, sarà tutt’altro che semplice: «Giochiamo in uno stadio bellissimo, con dei tifosi innamorati e contro un allenatore bravo: non è una gara da sottovalutare. Dovremo fare molto bene». Inevitabile un passaggio sull’eliminazione dell’Italia dal Mondiale. «Ho una mia opinione, ma non voglio condividerla. Un pensiero basato sulla mia esperienza in Italia in due periodi diversi e lavorando all’estero in Paesi come Inghilterra e Spagna ma non sarebbe qualcosa di etico rivelarlo qui. Se magari qualcuno che ha responsabilità e potere istituzionale mi chiede un parere in privato, risponderò con piacere». La sosta gli ha riconsegnato uno Spinazzola che sembra avvicinarsi al rientro, anche se ancora a piccoli passi. «Ci sono notizie positive, ma sembra che voi – dice rivolto ai giornalisti – siate in attesa di un momento in cui possiamo dire che tornerà. Questo è impossibile, ha passato troppi mesi senza allenarsi con la squadra. Inizierà a farlo adesso, in modo progressivo. Non abbiamo in testa l’idea che rientrerà domani, la prossima settimana o l’ultima giornata». Ormai non resta che attendere.