COPPE EUROPEEDIVAGAZIONI ROMANISTETOP

DIVAGAZIONI ROMANISTE…  Schmeichel: di padre in figlio (magari per la Roma!)

Di Franco BOVAIO – Visto che siamo arrivati alla gara decisiva della nostra terza semifinale europea dal 2018 ad oggi e che anche stavolta, come nelle due precedenti (andate male), ce la giochiamo con una squadra inglese, ci attacchiamo a tutto. Con l’augurio che sia la volta buona per approdare alla finale. Scaramanzie, gesti apotropaici, corsi e ricorsi storici. Va tutto bene. Compresa la strana coincidenza che vi stiamo per raccontare. Con l’augurio che porti bene, ovviamente.

Anche stavolta il portiere dei nostri avversari sarà uno Schmeichel. Proprio come nell’ultima semifinale europea che siamo riusciti a superare trionfalmente per approdare, così, alla finale. Ci riferiamo a quella contro i danesi del Broendby della Coppa UEFA 1990-91. Quella sera, tra i pali dei nordici, c’era Peter Schmeichel, un ancor giovane portiere molto promettente, che nel proseguimento della carriera sarebbe diventato grandissimo con il Manchester United e la stessa nazionale danese. Caso vuole che Peter sia anche il padre di quel Kasper Schmeichel che è il numero uno del Leicester dal 2011 e che i giallorossi dovranno battere per andare alla finale di Tirana.

Al papà, quella sera del 24 aprile 1991 in cui la Roma vinse 2-1 ribaltando la malasorte che l’aveva inchiodata sull’1-1 (punteggio che l’avrebbe eliminata dopo lo 0-0 dell’andata), segnarono Rizzitelli nel primo tempo e, insieme a Voeller, ancora lui all’87°. Proprio su una corta ribattuta di papà Schmeichel su un gran tiro da fuori scoccato da Desideri. Scriviamo “insieme a Voeller” perché su quel pallone respinto alla male e peggio dal papà dello Schmeichel di oggi, i due attaccanti giallorossi si avventarono insieme e insieme lo toccarono. Entrambi in scivolata, sotto la pioggia. Poi la UEFA dette il gol al tedesco. Ma in quel momento nessuno di noi che eravamo sugli spalti e dei nostri beniamini che erano in campo, stette lì a sottilizzare troppo. Perché quello era il gol che mandava la Roma alla finale contro l’Inter, proprio quando le speranze si erano ormai ridotte al lumicino.

Che per una volta la storia si ripeta, dunque. E che anche il figlio faccia come il padre. Magari ingannato da quella pioggia che le previsioni dicono che cadrà su Roma giovedì sera. Un’altra coincidenza che ci piace sottolineare. Perché anche il 24 aprile del 1991, sull’Olimpico, ad un certo punto della partita cominciò a piovere …