CAMPIONATOSTORIA DI IERI di Diego AngelinoTOP

ROMA-BOLOGNA. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego ANGELINO – Capita arrivino, per fortuna, i momenti della stagione in cui si devono definire le priorità.

Mourinho, quindi, fa esattamente ciò che avrei fatto anche io: permettere ad alcuni dei migliori di rifiatare. Alcune seconde linee sono un problema: non lo scopriamo certo il 1° maggio. Però dammi il rigore dopo un minuto e, magari, si sviluppa un altro tipo di match.

Maitland-Niles meglio di El Shaarawy; Carles Perez – con limiti ed errori – più in partita di Veretout e Felix. Alla Roma, comunque, non manca la voglia di provarci contro un avversario tosto, capace di restare imbattuto dal 20 marzo e di fermare Milan, Juventus e Inter.

Secondo tempo con Mourinho che le prova tutte, chiedendo uno sforzo ai titolari. Immancabile, sulla strada romanista, l’ex portiere in serata di grazia.

Male, per me Ibanez, un pericolo costante per la propria difesa: mai visto un giocatore lanciarsi in scivolata e andare completamente a vuoto nell’intervento. Male anche Kumbulla, preso troppo spesso alle spalle dagli avanti bolognesi: così come il mani di Medel, anche la trattenuta dell’albanese su Orsolini è a rischio rigore.

Zaniolo, nell’insolito ruolo di centravanti fino all’ingresso di Abraham, sfiora il goal nel primo tempo, dopo assist di Maitland-Niles. Nel secondo tempo, invece, si incaponisce in un’azione personale non servendo Shomurodov, in ottima posizione per provare a segnare.

Pellegrini al volo al 93′: sarebbe venuto giù l’Olimpico. Pronto ancora a ribollire giovedì contro il Leicester: a differenza del campionato, che offre ancora tre giornate, lì non ci saranno prove d’appello.