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Mourinho: “Alleno uomini non giocatori”

(IL TEMPO) «La cosa più importante è che le persone ti seguano. E per seguirti, devono credere in te. Normalmente, credono in te se si sentono ’empaticì e onesti nei tuoi confronti. Nel mio caso personale, da leader, significa che ho la responsabilità di non deludere le persone, la mia squadra. Devi stare con loro e lavorare per loro tutto il tempo. Devono fidarsi di te». Così il tecnico della Roma, Josè Mourinho, diventato ambasciatore di XTB, società di trading online, dalle colonne della rivista «Forbes».

«Avevo un professore all’università che mi diceva sempre “Un allenatore che sa solo calcio non sa niente di calcio”. Devi conoscere fondamentalmente l’essere umano, queste sono parole che uso ancora oggi. I calciatori non sono solo giocatori. Sono uomini che giocano a calcio e questa è una delle grandi lezioni che ho imparato all’inizio della carriera», ha aggiunto Mourinho. «Un’altra lezione che ho imparato dalla mia esperienza di coach è che devi avere a che fare con l’essere umano. Nello sport c’è soprattutto un lato umano. Penso che questa sia la cosa più importante che definisca una leadership», ha aggiunto l’allenatore portoghese. «Bisogna conoscere i giocatori, sono tutti diversi e tutti hanno un modo diverso di comunicare, ricevere feedback ed essere motivati. Non bisogna guardarli come se fossero tutti uguali, perché sono tutti diversi. È abbastanza facile da dire ma più difficile da fare. Per una squadra nel suo insieme devi creare empatia con tutti. Devi far sentire tutti importanti, far sentire tutti parte della squadra e per questo devi conoscere le persone estremamente bene», ha conclsuo Mourinho.