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DIVAGAZIONI ROMANISTE… Tango e Samba

di Franco BOVAIO – Dybala si, Dybala no. È il dilemma del momento in casa della Roma. Che sta provando seriamente a prendere l’argentino svincolato, ma che per riuscirci deve anche battere la concorrenza di Inter e Napoli. Difficile, ma non impossibile.

È chiaro che se Dybala arrivasse a Trigoria sarebbe davvero un bel colpo, che tornerebbe a far sognare i tifosi proprio come è accaduto in passato ai loro nonni e ai loro padri. Perché Dybala sarebbe solo l’ultimo di quella lunga schiera di campioni sudamericani che hanno vestito la maglia della Roma. Che nel tempo, a seconda delle mode e delle opportunità del momento, ha spesso danzato il tango o il samba.
Due balli che ben rispecchiano il carattere dei popoli per i quali sono dei veri e proprio tratti iconici e distintivi. Con il tango che ben rappresenta il carattere spesso malinconico ma caldo e sensuale degli argentini e il samba che racchiude in se tutta la gioia e la spensieratezza dei brasiliani. E la sensualità delle brasiliane. Passateci la sottolineatura.

Se davvero la Roma prendesse Dybala, questo diventerebbe il 39° calciatore argentino della storia della società giallorossa, che fino all’arrivo di Falçao (1980) aveva ingaggiato molti più argentini (15) che brasiliani (appena 5). Tra i primi, poi, c’erano state alcune colonne della storia romanista come Chini Luduena (il primo della serie), il “corsaro nero” Guaita, Pedro “piedone” Manfredini, Francisco Ramon Lojacono e Angelillo, arrivato nella parte finale della sua carriera. Tra i 5 brasiliani, invece, i veri campioni erano stati solo il “re del derby” Da Costa e Angelo Benedicto Sormani, che come Angelillo era arrivato a Roma a chiudere la sua splendida carriera.

Dopo Falçao, invece, la storia è cambiata e il club giallorosso ha cominciato a ballare più il samba che il tango, sospinto dalla rivoluzione compiuta dal “divino”. Ecco Toninho Cerezo e poi Aldair, Paulo Sergio, Cafu, Zago, Emerson, Marcos Assunçao, Juan, Taddei, Doni, Amantino Mancini, Julio Sergio, Marquinho, Maicon e Alisson. Tanto per citare solo i campioni di quella schiera di 39 brasiliani che hanno vestito il giallorosso da Falçao in poi (cioè dall’80 ad oggi), portando a 44 il totale dei calciatori verdeoro della storia della Roma. Mentre tutti gli argentini sono 38. È chiaro che ora speriamo che salga presto a 39 proprio grazie all’ingaggio di Dybala.

Che avrebbe la forza dirompente che ebbe, nel 2000, quello di un altro campionissimo suo connazionale: Gabriel Omar Batistuta. Dopo l’arrivo del quale sappiamo tutti come è andata finire.