A PRIMA VISTACOPPE EUROPEETOP

ROMA-HJK HELSINKI. A PRIMA VISTA di Paolo MARCACCI

A Razgrad si era trattato di una partenza falsa, oltre che tecnicamente orripilante, ergo l’Europa League della Roma è cominciata stasera, con un altro sold out a livello di pubblico che ormai non fa nemmeno più notizia, ma che d’altro canto costituisce l’ennesima lieta novella. 

C’era curiosità, in primis, per il ritorno di Zaniolo, poi per i titolari scelti per questa serata uggiosa e ultima ma non per importanza la scelta dell’assetto difensivo. In questo caso c’è una conferma, invece la sorpresa è il Gallo come puntale dell’attacco. 

Debutta anche la terza maglia nera con il logo storico, nella serata in cui Matic spegne l’ottantesima candelina europea. 

Primo tempo per due terzi in superiorità numerica, con un Belotti finalmente utile, anche in fase di appoggio, oltre che per la conclusione. Fanno di più i giallorossi, con Matic al timone e Zaniolo che tenta di sciogliere tutti i cavalli del motore ma ci riesce episodicamente. Alla fine della prima frazione i finlandesi meritano il parziale di zero a zero: segno che la Roma deve fare di più. 

Il tema della ripresa: Dybala prima segna e poi entra in campo, per rendere l’idea di come il suo mancino abbia sgretolato la decorosa tenuta dei finlandesi al primo ciuffo d’erba calpestato. Con lui la Roma trova un coinvolgimento offensivo corale e molto più fluido. Il raddoppio è quindi rocambolesco ma non casuale. E quanta generosità il Gallo. Infatti si merita il tre a zero e un boato più affettuoso. La sensazione è che, a parte il gol, lo rivedremo presto, perché il suo apporto globale alla manovra offensiva a Mourinho è piaciuto parecchio.