RASSEGNA STAMPATOP

Smalling e gli altri rinnovi in sospeso

(IL TEMPO) La premura dell’agente di Chris Smalling nel comunicare urbi et orbi la situazione del suo assistito ha riportato l’attenzione dei tifosi della Roma sulla scadenza contrattuale del difensore. «La Roma non ha un’opzione di rinnovo per il contratto di Smalling. Il contratto scade nel giugno 2023. Il giocatore è focalizzato sul fare il proprio meglio per la Roma e continuare le sue prestazioni di alto livello per vincere in giallorosso. Il suo feeling sulla Roma, i tifosi, la squadra e la città è assolutamente positivo». Un’uscita pubblica volta a silenziare le recenti voci di un rinnovo già sottoscritto e ribadire chi abbia il coltello dalla parte del manico.

Perché la clausola di rinnovo fino al 2024 esiste, ma è esercitabile esclusivamente dal calciatore e scatterà al raggiungimento del 50% delle presenze stagionali. Facendo un rapido calcolo la Roma da qui a giugno potrà al massimo giocare 58 gare ufficiali e quindi l’opzione scatterà certamente alla 29esima presenza. Oggi Smalling è fermo a 21 e presumibilmente raggiungerà il traguardo a fine febbraio. Da quel momento sarà libero di firmare il rinnovo alle stesse cifre percepite attualmente oppure arrivare a scadenza. Uno scenario ben chiaro a Trigoria e volutamente lasciato in mano ad un calciatore che questa estate avrà 34 anni.

La strategia in casa Roma è chiara, soprattutto per i calciatori over 30. Giocando tanto si guadagnano sul campo il rinnovo, offrono conferme della loro integrità fisica e, esercitando l’opzione, mostrano attaccamento alla causa giallorossa. Al contrario, la scelta di continuare insieme, è ad esclusiva discrezione della gestione sportiva.

Una dinamica che rispecchia la situazione contrattuale di Matic, anche lui a scadenza 2023 con opzione di rinnovo al 50% delle presenze e fermo a 20 gettoni stagionali. Discorso diverso per El Shaarawy che questa estate andrà a scadenza ma ancora deve sedersi al tavolo delle trattative per delineare il proprio futuro. Lo stipendio da 3,5 milioni di euro l’anno pesa come un macigno sulle finanze della Roma e rimane l’ostacolo più grande per un suo futuro in giallorosso.

Particolare invece la condizione vissuta da Belotti che questa estate ha firmato un contratto di un solo anno con opzione di rinnovo per altri due, esclusivamente per questioni di FFP, dopo l’accordo con la Uefa. La scadenza è giugno 2023, così come la volontà di continuare insieme. Ma l’inizio di stagione è stato zoppicante e le prestazioni in campo ancora non hanno fatto scattare nessuna opzione di rinnovo automatico. Fretta Tiago Pinto non ne ha. Per nessun contratto, compreso quello più spinoso di Nicolò Zaniolo. Il 22 giallorosso andrà a scadenza nel 2024 e, dopo un primo incontro a settembre, le parti non si sono più aggiornate. Pensare prima a lavorare. Il mantra di questa fine del 2022 rimbomba forte nei corridoi di Trigoria.