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Roma e Zaniolo sempre distanti

(CORRIERE DELLA SERA) Dodici mesi fa andò su tutte le furie: Mourinho lo aveva messo tra le riserve. Entrò nella ripresa e conquistò il rigore che permise alla Roma di vincere 1-0 contro lo Spezia. Quest’anno Nicolò Zaniolo, a causa sua, non ci andrà proprio. Si è chiamato fuori. Ha detto di non essere nelle condizioni mentali giuste. È destabilizzato dalle voci sul futuro e dai (pochi) fischi ricevuti in Roma-Bologna del 4 gennaio. Vuole cambiare aria. C’è tempo fino al 31 gennaio e non vuole rischiare un infortunio. Il tempo di Zaniolo a Roma è agli sgoccioli.

L’anno scorso: 2 gol in A e 6 in Conference, compreso l’1 in finale contro il Feyenoord, ultimo gol in campionato segnato all’Olimpico: Roma-Napoli 2-1, 2 novembre 2019. Zaniolo, scadenza 2024, chiede 4,5 milioni netti e contratto lungo, La Roma non si siede nemmeno al tavolo. Sono i soldi che prende Dybala, con altro rendimento. Zaniolo vuole il Tottenham subito. Spera nell’appoggio di Antonio Conte, ma i contatti con Paratici sono in un vicolo cieco. La Roma è scesa a una richiesta di 30 milioni (più bonus) ma accetta il prestito solo con obbligo di acquisto, il Tottenham vuole legarlo alla qualificazione in Champions. La Roma vuole legare l’obbligo, come minimo, a una qualificazione alle coppe europee, anche minori. Tiago Pinto ha cercato una sponda anche nel Psg. Risposta fredda. Il West Ham ha fatto un’offerta ma non piace a Zaniolo. Il Milan aspetta: a giugno 2024 sarà un parametro zero. Mou non convocherà Zaniolo nemmeno per Napoli Roma (29 gennaio). Due giorni dopo chiude il mercato. Fino alla deadline si cercherà una soluzione. Non convocarlo è un favore al giocatore: rifiutare la chiamata porta a multe e sanzioni anche durissime. Dopo il 31, i «motivi psicologici» non saranno pia accettati come giustificazione. Se resta a Roma, Zaniolo dovrà cambiare comportamento e convincere Mou.