ACCADDE OGGI

ACCADDE OGGI… 30 marzo: 1993. Il Milan vince ma noi andiamo in finale

(CORRIERE DELLA SERA) Nel calcio neppure il Milan riesce a fare i miracoli. Battuti per 2 0 tre settimane fa all’ Olimpico, i rossoneri hanno fallito la rimonta e per il secondo anno consecutivo si sono arrestati alle semifinali di Coppa Italia, vanificando l’ inseguimento al Grande Slam, un chiodo fisso dell’ insaziabile Berlusconi. A sbarrare la strada agli ex invincibili ha provveduto la Roma, che del Milan si e’ confermata la bestia nera in Coppa. Definito da Capello “una eccitante novita’ “, il tentativo di capovolgere il verdetto dell’ Olimpico e’ stato inseguito a lungo dai rossoneri, che sono andati a segno con Eranio dopo 37′ e hanno avuto l’ occasione per arrivare almeno ai “supplementari” a 3′ dalla fine, allorche’ Papin ha fallito un rigore. Proprio il francese e’ stato con Lentini uno dei protagonisti in negativo dell’ eliminazione rossonera. Il Milan di due mesi fa, quello che massacro’ l’ Inter proprio in Coppa Italia, avrebbe probabilmente saputo capovolgere il risultato dell’ andata: ma il Milan delle ultime settimane e’ tornato coi piedi sulla terra, scontrandosi con la dura realta’ di sconfitte amare o di vittorie inutili.

La Roma ha difeso strenuamente la cospicua dote accumulata tre settimane fa, organizzando un solido baluardo intorno a Comi e davanti a Cervone e resistendo all’ assedio del Milan anche quando l’ espulsione di Garzya l’ aveva ridotta in dieci. Ma l’ inseguimento alla loro ottava Coppa Italia i giallorossi l’ avevano ipotecato all’ Olimpico con l’ ormai storico gol di Caniggia nel deserto della meta’ campo milanista. Se, rispetto all’ andata, Capello recuperava il tandem di centrocampo Albertini Rijkaard, Boskov presentava lo stesso schieramento di tre settimane fa. “Forza ragazzi, distruggiamoli” invocava un truculento striscione esposto sulla curva Sud. E il Milan si avventava subito, cercando qualche varco nello sbarramento difensivo della Roma, che aveva incollato Benedetti a Gullit e Garzya a Papin, sistemando Aldair sulla fascia di Eranio e Piacentini su Lentini. Per Cervone il maggior pericolo iniziale arrivava da un erroraccio di Benedetti, che consegnava il pallone a Papin, tanto sorpreso da fallire la comoda conclusione. Dieci minuti piu’ tardi era Cervone a sbagliare la presa su un cross di Gullit, recuperando pero’ il pallone prima che Papin potesse intervenire. La resistenza giallorossa vacillava di fronte all’ intraprendenza di Gullit e crollava allorche’ Eranio azzeccava una difficile conclusione da destra. Boskov correva ai ripari per difendere il vantaggio dimezzato e approfittava di un lieve infortunio a Muzzi per mandare in campo un altro difensore. Al Milan serviva almeno un altro gol e il piu’ ostinato a fallirlo era ancora Papin, che in avvio di ripresa, smarcato da Maldini davanti a Cervone, tira addosso al portiere. Andava vicino al raddoppio Albertini al 7′ con un sapiente pallonetto che sfiorava il montante. Nel giro di 60″ erano poi Gullit e Rijkaard a scagliare due missili deviati da Cervone. Lievitava il ritmo del Milan, sospinto dalla grinta di Albertini e dall’ impegno di Gullit, ma sovente tradito dagli errori di Lentini e Papin. Al 17′ un fallaccio di Tempestilli metteva fuori uso Costacurta, rimpiazzato da Nava. Ormai si giocava quasi esclusivamente in una sola meta’ campo, dove la Roma si difendeva coi denti, affidandosi ai soliti contropiede o a improbabili conclusioni da lontano.

Col trascorrere dei minuti cresceva pero’ l’ ansia del Milan, che smarriva lucidita’ e freddezza. Al 28′ esultava invano Giannini per un gol di testa, ma a gioco fermo. Quattro minuti piu’ tardi Garzya commetteva fallo su Lentini, protestava e veniva espulso. Al 42′ l’ occasione per pareggiare il conto dell’ andata era un rigore che Papin si procurava accentuando il fallo di Comi, dopo una respinta di Carnevale sulla botta di Gullit. Sul dischetto andava lo stesso Papin, suggellando la sua serata nera con un tiro deviato dal portiere giallorosso. Con il rimpianto per l’ occasione fallita, il Milan usciva dalla Coppa Italia, un trofeo che i rossoneri inseguono invano da sedici anni.