Il giorno più brutto
di Franco Bovaio – Per noi romanisti il 30 maggio è il giorno più brutto. Perché ci abbiamo perso la maledetta finale col Liverpool e poi il nostro capitano, Agostino. Il 30 maggio non dovrebbe arrivare mai. Troppi ricordi negativi sono legati a questa data funesta per la nostra storia, che quest’anno è anche quella della vigilia della finale col Siviglia. Dunque brutta anche stavolta, perché questo 30 maggio è quello dell’ansia e dell’attesa, che rendono ognuno di noi un vulcano pronto ad esplodere (se andrà bene) o ad implodere, nell’altro caso. Oggi, in città, quando ci si incontra tra romanisti si scambiano occhiate furtive e di intesa.
Pronostici? Guai a farli, porta male. Magari ci si interroga su chi giocherà, sulle condizioni di Dybala, che davvero potrebbe spostare l’ago della bilancia. Sui mille interrogativi, paure e dubbi che sempre vengono in mente nel giorno di vigilia di una finale così importante. Che per questo è il giorno che non passa mai. Il giorno più brutto. Ancora di più se capita il 30 maggio.