ROMA-FIORENTINA 1-0. I “Migliori e peggiori” di Franco Bovaio
Diciannove risultati utili consecutivi, 8 vittorie per 1-0, 15 clean sheet per Svilar, 6 gol degli ultimi 7 decisivi per Dovbyk, che gioca quasi sempre male (per questo non è tra i migliori) ma fa le reti importanti. E per uno che fa il centravanti è fondamentale. È un crescendo che ha portato la Roma a regalarsi un finale di stagione con il sogno Champions, che nessuno avrebbe sperato fino all’arrivo di mister Ranieri, il principale protagonista di questa ascesa della Roma verso l’Olimpo della classifica. Insieme a lui i suoi giocatori, che hanno formato un gruppo compatto dando vita, soprattutto, ad una difesa di ferro, compatta e arroccata attorno al suo portierone.
I MIGLIORI
Svilar – A fine stagione faremo il conto di quante volte lo abbiamo inserito tra i migliori. Di sicuro sono tantissime, anche perché è tra i migliori portieri del campionato. Pure contro la Fiorentina una, dieci, cento, mille parate decisive, soprattutto su Kean. Va blindato e tenuto stretto minimo per altri cinque anni.
Celik-Mancini-Ndicka – Ancora una volta il trio di difesa ha retto l’urto di un attaccante fortissimo come Kean e di una squadra che fa del gioco d’attacco il pezzo forte del suo repertorio. Per l’anno prossimo bisognerà ripartire da loro, ce sono lo zoccolo duro della squadra. Non si vince così tante volte 1-0 se non hai la difesa forte. A loro, però, ne vanno aggiungenti altri due, perché se dietro giochi a tre servono almeno cinque centrali. Per ora, però, bravissimi loro.
Koné – Un primo tempo suntuoso, una ripresa un po’ in calo, ma nel finale va a giochicchiare sulla bandierina con Soulé per perdere tempo dimostrando di saperlo fare e, in quel momento, conta tantissimo. Da centrale di centrocampo ci piace più che da mezzala.
Shomurodov – Si procura l’angolo da cui nasce il gol della vittoria costringendo De Gea a fare la paratona su un suo tiro al volo incredibile e, poi, fornisce a Dovbyk l’assist per la rete con una torre perfetta. Dà sempre il solito contributo alla squadra. Generoso, esce sfinito a una mezzora dalla fine.
I PEGGIORI
Pellegrini – Abulico, come spesso gli è accaduto quest’anno. Giustamente sostituito nell’intervallo per Pisilli, molto più dinamico e reattivo di lui.
Cristante – Spesso superato dagli avversari nei duelli di centrocampo, lento in molte occasioni anche in fase di costruzione. Non ci sembra che abbia giocato una gran partita.