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Smack, bang, gulp… Gasp

ROMAPATICO di Franco Bovaio – I cinquantenni, leggendo il titolo, forse si saranno ricordati di “Supergulp”, la trasmissione dei fumetti in TV che andava in onda il giovedì sera alla fine degli anni ’70 e la cui sigla faceva più o meno così. Con l’aggiunta di Gasp, che è il diminutivo con cui spesso si chiama Gasperini, il presunto nuovo allenatore della Roma. Su di lui la folla romanista si è già divisa, come sempre. Ormai sembra una moda farlo e pensiamo che ogni nuovo allenatore avrebbe diviso la gente nei due soliti partiti, pro e contro. Noi pensiamo che sia il migliore di quelli che la Roma avrebbe potuto prendere, schiera nella quale non rientravano né Allegri, né Conte, né quelli del loro livello. I big, per capirci. E pensiamo che non conta se è simpatico o meno, ma se è bravo e Gasp è sicuramente bravo. Poi se lo ha segnalato Ranieri non possiamo che allinearci alla scelta, visto che lui è uno che vuole il bene della Roma, proprio come noi. Se ci fidiamo di lui ci dobbiamo fidare anche di chi sceglie.

Quindi, se Gasp sarà, si tiferà per lui, perché la Roma non ha bisogno di spaccature, ma di remare unita verso le vittorie. Società, squadra, tecnico, tifosi. Come è stato fatto con Ranieri e i risultati si sono visti. Infine, a memoria, non ricordiamo altri tecnici che hanno rifiutato la Juventus per la Roma come ha fatto Gasp e questo già basterebbe per tacitare le voci sulla sua juventinita. L’unica cosa che ci solleva qualche dubbio è il suo proverbiale caratteraccio, che a Roma potrebbe creargli qualche problema non solo con l’ambiente romano, ma anche nei rapporti con le istituzioni calcistiche.

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