STORIE GIALLOROSSE… Voleva essere un duro!
di Franco BOVAIO – Il prestigioso Flamengo di Rio de Janeiro è uscito dalla World Cup per club perché sconfitto 4-2 dal Bayern Monaco. Ma non è questo che ci riguarda più di tanto, bensì il gran gol che ha messo a segno una nostra vecchia e, a dire il vero, mai troppo rimpianta conoscenza: il capitano dei brasiliani Gerson. L’allora ds Walter Sabatini lo portò alla Roma l’11 agosto 2015 in cambio di 17 milioni di euro versati alla Fluminense, l’altra squadra di Rio, dove Gerson era cresciuto. Ma non potendolo essere tesserare subito perché le caselle degli extracomunitari erano tutte piene, lo lasciò in prestito alla stessa Fluminense fino a giugno 2016. A quei tempi il ragazzo aveva 18 anni e Sabatini credeva molto in lui, per questo accettò il compromesso del momentaneo ritorno a casa pur dopo che lo stesso Gerson aveva rifiutato di andare in prestito al Frosinone.
Arrivato finalmente alla Roma nell’estate del 2016, però, qui non ebbe un impatto eccezionale, anzi. Forse perché era ancora troppo giovane per vivere questa impegnativa avventura oltre oceano, così lontano dalla sua Rio. Forse perché qui si correva troppo rispetto alle abitudini del calcio brasiliano. Forse perché, alla fine, non era così forte come si pensava. Chissà.
Noi lo ricordiamo alla presentazione con una faccetta da ragazzino quasi spaurito, mentre ieri, alla Tv, lo abbiamo rivisto con una faccia quasi da duro, incorniciata da una folta barba nera e impreziosita da quella determinazione negli occhi e quel carattere da leader della squadra che a Roma non riuscì proprio a mostrare. Come ha fatto vedere, invece, ieri con il gol, che ha segnato con una botta terrificante che ha quasi bucato le mani del pur ottimo Neuer. Insomma, oggi Gerson è un giocatore vero, quello che Sabatini aveva intuito che poteva diventare, non la scommessa che aveva preso la Roma, poi purtroppo persa. Della sua avventura in giallorosso ci restano i due gol che ha segnato nella partita vinta 4-2 il 5 novembre 2017 contro la Fiorentina, alla quale poi sarebbe passato in prestito secco a luglio 2018 prima di tornare, crediamo per lui finalmente, nella sua amata Rio, ma al Flamengo, l’acerrima rivale della sua vecchia Fluminense.