RASSEGNA STAMPATOP

La Roma di Mou vale già oro: da Digitalbits quasi 40 milioni in 3 anni

(IL TEMPO) La maglia della svolta. Era attesa come non mai, ha portato in dote una sorpresa. Non totale, perché si era iniziato a capire sin dal giorno della presentazione di Mourinho che Digitalbits sarebbe diventato uno sponsor importante per la Roma. Ma da ieri evaporano i dubbi: sarà il main, col suo marchio stampato in bella vista sulle nuove divise firmate New Balance, presentate dal club sui canali digitali dopo lo spoiler inatteso di un sito australiano, esposte nei Roma Store per i pre-ordini, con le prime consegne ai tifosi programmate per il 23 luglio.

La vera notizia di giornata è l’importo che verserà il network di blockchain che ha deciso di farsi conoscere nel mondo attraverso i giallorossi e promuovere la criptovaluta denominata con il codice XDB. Un settore in grande espansione che abbraccia lo sport con la maggiore visibilità: questo accordo è un esperimento e una scommessa. Nei prossimi giorni è prevista la firma su un contratto triennale, il cui importo complessivo – fa sapere la società – non sarà lontano dai 39 milioni di euro incassati dal precedente main sponsor Qatar Airways in tre stagioni (più il finale di quella precedente): l’annuncio al mercato   programmato per il 27 luglio. Digitalbits ha anche proposto al club di fornire dei servizi di blockchain dedicati e non è escluso che una parte dell’importo possa essere pagato in criptovaluta.

Un risultato per nulla scontato in questi tempi di pandemia e crisi economica, ottenuto grazie al lavoro del comparto commerciale messo su dai Friedkin tra Londra e gli uffici del club all’Eur. Ma è soprattutto il primo vero effetto dell’arrivo di Mourinho sulla panchina romanista. Non è un caso che Digitalbits abbia iniziato la collaborazione nel giorno della conferenza del tecnico, chiedendo di stampare il proprio marchio sui pannelli posizionati dietro allo Special One. E adesso, nonostante il contratto sia in fase di ultimazione, la Roma ha dato il via alla produzione delle maglie con la scritta Digitalbits sul petto, sotto il marchio di New Balance e lo stemma. Sul retro confermato Hyundai, mentre scompare dalla manica Iqoniq: il contratto con la piattaforma di fan engagement è stato sospeso e i Friedkin continuano a cercare qualcun altro a cui vendere quello spazio sulla maglia, così come i diritti sul nome del centro sportivo di Trigoria.

Intanto l’effetto-Mou frutta i primi dollari, vitali per mantenere a livelli accettabili i ricavi strutturali, in attesa della riapertura degli stadi. La nuova maglia, con la chicca dell’etichetta interna con la scritta “La Lupa”, sembra piacere ai tifosi e verrà indossata dalla squadra nelle prime amichevoli estive. Tra agosto e settembre il lancio della seconda divisa bianca con bordino della manica arancione, della terza gialla con banda diagonale rossa e di una quarta da scoprire. I giocatori hanno già sfoggiato il kit sui rispettivi profili social e Dzeko lo ha accompagnato con una frase che sa tanto di permanenza: «19ª stagione da professionista e sempre più carico e motivato». In attesa di capire se il mercato possa portare novità il centravanti titolare rimane lui. Ma non il capitano: tra le righe del comunicato del club sulla maglia si legge la conferma di Pellegrini con la fascia. Al momento è così e non ci sono segnali sul fatto che Mourinho voglia cambiarlo.

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