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ROMA-BODO. Il “Pagellario” di Franco Bovaio

Punto primo: ci sbomballano tanto con la Kop del Liverpool quando canta il suo inno (peraltro bellissimo), ma crediamo che da stasera tutte le televisioni del regno dovrebbero cominciare a dire che l’Olimpico intero (non solo la Curva Sud) è decisamente più strepitoso della Kop quando canta “Roma Roma Roma”. Dunque 10 ai tifosi della Roma, che sono sempre “i più”.

Punto secondo: per l’approccio alla partita, per la grinta e la determinazione che i giocatori hanno messo in campo, per come l’ha preparata Mourinho meritano tutti 10 anche loro. Anche se a Zaniolo, autore di una tripletta strepitosamente bella, stasera diamo 10+. Se lo merita.

Ma se impresa è stata il merito principale, per noi, è di Mourinho, che sta facendo crescere la Roma a sua immagine e somiglianza. Grintosa, determinata, agonisticamente cattiva, concentrata come raramente era stata negli ultimi anni, prima del suo arrivo. Una Roma che ci crede sempre e non si arrende mai, come aveva dimostrato anche in altri momenti della stagione. E che gioca anche molto bene. Guardate l’azione del 2-0 se non ci credete e guardate come pressa alto sui difensori avversari, tanto per dire. C’è molto di Mourinho in questa Roma, alla faccia di chi ha avuto il coraggio di contestare anche lui. Perché qui da noi si contestano tutti e non va mai bene nessuno. Ma vi rendete conto?

Beh, Mourinho è quello che ha imposto Zalewski sulla fascia sinistra (strepitoso il suo affondo coast to coast con assist finale per il 3-0 di Zaniolo). È lui che ha rispolverato Zaniolo al momento giusto, regalandogli e regalandoci una serata indimenticabile. È lui che sta lavorando tantissimo a Trigoria per gettare le basi sulle quali costruire la Roma dell’anno prossimo. Magari cominciando con una bella vittoria in questa Conference League, che tanti (chissà perché) snobbavano. Come se fossimo tifosi di una squadra che ha la bacheca del Barcellona. Ma fateci il piacere …

Ora sotto con il Leicester, che ha battuto 2-1 il PSV, che affronteremo nella semifinali del 28 aprile (in Inghilterra) e del 5 maggio (a Roma) e che Mourinho conosce bene. Affidiamoci ancora a lui. Non ce ne pentiremo. E i 10 in pagella continueranno a fioccare per tutti.