Brighton-Roma. DE ROSSI: “Gestire il risultato non vuol dire chiudersi in area. Siamo a metà strada”
La Roma è arrivata in Inghilterra e alle 19.40 è cominciata la conferenza stampa di Daniele De Rossi dalla sala stampa del Falmer Stadium. Ad accompagnare il tecnico giallorosso ci sarà Edoardo Bove. Queste le sue parole:
Domani sarà una partita di gestione?
“Penso che la gestione per un calciatore sia il pane. Gestire i momenti, i risultati, il proprio corpo, tutto. Sbagliamo se diamo un’accezione speculativa al termine, non vuol dire che abbiamo segnato 4 gol, chiudersi in area e sperare che non segnino 4 gol anche loro. Gestire significa riconoscere le fasi della partita e le condizioni psico-fisiche dell’avversario e le proprie. Se c’è una partita in cui abbiamo gestito le forze è stata l’andata, loro nel secondo tempo hanno avuto il pallino in mano e siamo stati bravi a stare coperti e partire in contropiede. È una qualità, viene dopo un percorso di crescita e conoscenza insieme”.
Come stanno Lukaku e Dybala? Se nessuno dei due partirà titolare può dare un messaggio alla squadra che è quasi fatta?
“Sarebbe un messaggio sbagliatissimo, stiamo a metà strada. Paulo sta bene, sta con noi come tutti gli altri. Romelu ha questo problema all’anca che si porta avanti da mesi, forse da anni e ogni tanto gli spunta fuori. Devo gestirlo con un po’ di riposo, non so quanto. Negli ultimi due giorni mi aveva detto che non ce l’avrebbe fatta a venire, Qualunque formazione schieriamo, a maggior ragione quando mancano giocatori che giocano più spesso dobbiamo fare un grande partita. Se ci sono o meno non cambia nulla, cambiare questo concetto ch senza Dybala e Lukaku non si può giocare a pallone sarebbe la gioia più grande e lo stiamo facendo in parte. Ci sono giocatori forti in questa rosa e sono sicuro che possiamo giocare senza di loro, qualora non giocasse Paulo perché questo lo devo ancora decidere. Sono tranquillo con i giocatori che ho a disposizione”.
Sei stato in campo in partite di clamorose rimonte ma anche clamorose sconfitte. Che lezione si può trarre?
“Tutti, in ogni partita, rischiano di prendere troppi gol confronto a quelli che si immaginavano. Non bisogna andare troppo lontano per spaventarci, ma basta l’andata. Primo tempo eccezionale, poi hanno colpito anche un palo: un gol dopo 6′ potrebbe cambiare la partita, bisogna stare attenti. Se prendi gol non è un dramma, ma bisogna essere consapevoli che all’andata hanno avuto 4-5-6 occasioni da gol. Noi stiamo segnando parecchio. Dobbiamo pensare che se dovessimo uno o due gol, che è la media che ci stiamo portando dietro da quando sono arrivato, subirne 6 sarebbe tanta roba per il Brighton. Dobbiamo essere pronti, i numeri dicono che segniamo. Sono stato calciatore, un minimo di rilassatezza può esserci come anche la loro ansia nel guardare il cronometro che scorre”.
Nelle sue migliori previsioni immaginava questo percorso? Da cosa è dipeso?
“Penso che fisiologicamente le grandi squadre come la Roma hanno momenti di calo e si ritirano su, a prescindere dall’allenatore perché fisicamente hanno giocatori più forti di quelli che affrontano. Sono contento del percorso che stiamo facendo insieme, nei miei migliori auspici c’era questo tipo di partenza non solo come risultati ma anche per il feeling umano e calcistico che si è creato. Mi sembra che loro credano in maniera forte a quello che cerco di trasmettere. Partita dopo partita vedo cose che mi piacciono di più, poi chiaramente ci sono gli avversari e gli intoppi. Con un grande risultato domani e domenica, sarebbe forse la migliore della partenza che potessi sognare.”
Quando il Brighton vince lo fa anche con punteggi larghi. Nella fase difensiva cosa dovete migliorare? Che squadra ti aspetti?
“Non lo so, hanno tanti giocatori davanti. Mi aspetto che Roberto ci stupisca come ha fatto sempre da un punto di vista delle scelte. Se guardiamo i risultati di tempo fa bisogna dire con onestà che hanno perso dei giocatori importanti, però la squadra che ho visto è una squadra competitiva, può fare gol a tante squadre. Giocheremo per fare gol e non concederli a loro. Non mi aspetto che cambi completamente modulo e atteggiamento, lui vede il calcio in modo tale che prepari le gare per fare gol. Anche a Roma sono venuti per fare gol e quando hai questa mentalità, con questo allenatore e giocatori rischi di farne, all’andata hanno avuto occasioni. Noi siamo stati più bravi a concretizzare, sarà una gara divertente ma non troppo. Anche una partita noiosa, uno 0-0, non ci farebbe schifo. Battute a parte, dobbiamo fare la partita pensando a fare gol. Se giochiamo per non prenderli, dopo 10 minuti ci abbassiamo e rischiamo di non riuscire mai.”
Tra le varie valutazioni peseranno anche i diffidati? O vanno in campo sempre i migliori?
“No, vanno in campo i migliori. Faccio tante valutazioni ma non sui diffidati. Non dirò ai giocatori diffidati di stare attenti e non prendere giallo, sarebbe iniziare col piede sbagliato. È chiaro che non devono prendere gialli evitabili, ma se parti pensando di non prendere giallo, prendi il rosso”.