COPPE EUROPEETOP

KOLAROV “Sono momenti in cui devono uscire gli uomini veri”

“Sono consapevole che stiamo passando un periodo non positivo”, ha dichiarato il serbo. “Ma non sento la difficoltà, a me piacciono questi momenti, sono quelli in cui devono uscire gli uomini”.

Alla vigilia di Roma-Real Madrid, Aleksandar Kolarov ha analizzato il momento che stanno attraversando i giallorossi, reduci dalla sconfitta in casa dell’Udinese.

“La voglia di vincere non mi è mai mancata e credo sia lo stesso per lo spogliatoio. Ci può stare di perdere, una, due tre partite, ma sono convinto che nessuno giochi per perdere. L’Udinese ha tirato una volta in porta, ma a volte le partite girano così”.

“Se ci sono uomini veri, e credo che in questa squadra ci siano, usciranno fuori. Contro squadre come Chievo, SPAL e Bologna la Roma dovrebbe vincere anche in otto. Non è che manchi la voglia di vincere. Credo che il calcio sia anche questo. Il bello però è che poi arrivano partite come questa con il Real, quella con l’Inter e poi il Cagliari. Da uomini dobbiamo vincere domani e le prossime partite. Questa è la strada”.

Cosa bisognerà evitare di rifare rispetto alla partita di andata?
“Il mister ha preparato bene la partita, vedremo loro. A Madrid non siamo stati all’altezza della Roma da Champions. Domani saremo a casa nostra e dovremo dimostrare dal primo minuto che loro qui sono ospiti. Dobbiamo partire forte e cercare subito di vincere la partita”.

La differenza di rendimento tra campionato e Champions è solo una coincidenza?
“Secondo me la Champions è una competizione particolare ma penso sia una coincidenza. La squadra in campionato sta facendo fatica ma sono sicuro che alla fine raggiungeremo l’obiettivo di arrivare tra i primi quattro. Dobbiamo iniziare a vincere ma sono sicuro che lo faremo. Io affronto ogni partita allo stesso modo”.

Senza Manolas, De Rossi e Pellegrini sarà ancora più difficile affrontare il Real?
“Anche tutti a disposizione sarebbe complicato. Hanno vinto le ultime tre Champions League. Anche all’andata eravamo tutti a disposizione. Ma chiunque ci sia di noi, faranno comunque fatica a vincere contro di noi”.

Come va con l’infortunio al piede?
“Sto bene grazie”.

C’è il rischio che abbiate sottovalutato alcune sfide come quelle contro il Chievo, la SPAL, Il Bologna e l’Udinese?
“Assolutamente no, non si può sottovalutare nessuno in Serie A. Erano partite da vincere e sappiamo quanto sia importante battere le ‘piccole’. Sono convinto che da oggi faremo il nostro dovere e riprenderemo un cammino all’altezza delle nostre possibilità”.

Il tuo rendimento è stato condizionato dall’infortunio al piede. È solo questo o ti trovavi meglio con il vecchio sistema di gioco?
“No, per me non cambia nulla. Non sono condizionato, se sono in campo do il 100%. Ora sto bene fisicamente e non mi cambia niente in base al sistema”.

Domani all’Olimpico saranno in 65.000: siete in grado di promettere qualcosa ai tifosi?
“Non devo promettere niente a nessuno. Siamo consapevoli che i tifosi in trasferta e in casa ci sostengono sempre. Se sono arrabbiati e un loro diritto ma devo promettere solo a me stesso di dare il massimo, cosa che faccio dal mio primo giorno da calciatore. Il tifoso, non solo quello della Roma, può esprimere la propria opinione allo stadio ma deve anche essere consapevole che di calcio non capisce molto. A me piacciono molto il tennis e il basket, li seguo ma non ne capisco niente, non posso dire come deve giocare Djokovic o giudicarne la tattica. Il tifoso può essere arrabbiato in caso di sconfitta, ma parlare di tattica no. Questo non è rivolto ai tifosi della Roma ma ai tifosi di calcio in generale”.

(fonte: ASROMA.COM)

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