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MILAN-ROMA. Di Francesco “Sono arrivati risultati importanti. Con il Milan un crocevia fondamentale”

Mister Di Francesco in conferenza stampa pre Milan-Roma.

Domani si chiude un mini ciclo, come ha visto la Roma in queste settimane?
Devo dire che sono migliorate tante cose in questo mini-ciclo e soprattutto sono arrivati risultati importanti. In alcune partite abbiamo dato continuità di prestazione, in altre meno. Sono felice della crescita della squadra, in particolare dal punto di vista della manovra e nella compattezza, ma è da migliorare la continuità durante la gara, dobbiamo restare corti in entrambe le fasi. Un aspetto su cui lavoreremo ancora.

Montella le augura buona fortuna da dopodomani. Che rapporto c’è tra di voi?
E’ davvero un fratello. Il mio rapporto con lui parte da lontano, da Empoli, quando eravamo ragazzini, quando magari avevamo anche poche possibilità di comprarci una maglia o un vestito. Siamo cresciuti insieme nelle difficoltà e poi abbiamo mantenuto un bel rapporto negli anni. Si dice spesso che nel calcio non ci sono amici, come in tutti i lavori io ho la fortuna di averne molti e Vincenzo è uno di questi Gli faccio gli stessi auguri…

L’immagine che ricordi di lui?
Con Vincenzo ho condiviso la camera per 2 anni Lo contraddistingue la capacità di essere ‘scugnizzo’ e ironico, qualità che ha mantenuto anche da allenatore, ha sempre la battuta pronta

La qualità che la colpisce come allenatore invece?
La grande capacità di comunicazione e allo stesso tempo è molto bravo a sfruttare al meglio le qualità dei suoi giocatori, magari cambiando il sistema di gioco ma mantenendo sempre la filosofia di fondo: voler sempre giocare di far male agli avversari.

Si affrontano due squadre che hanno vissuto una costruzione all’opposto: il Milan ha mantenuto l’allenatore ma ha stravolto la squadra. Dall’altra parte c’è lei ma in campo l’unico volto nuovo sarà quello di Kolarov. Un vantaggio per la Roma? 
La partita dirà tanto, siamo bravi in generale a fare e disfare tutto in 90′. Non penso che sia una partita che determini tutto ma resta una partita importante per rimanere agganciati ai primi posti. Il fatto che sia cambiato tanto nella Roma diventa relativo, vedo una squadra in grande crescita. E’ cambiata l’idea di gioco, quella che chiedo io ai ragazzi, e credo che con il tempo, il lavoro e anche i risultati positivi ci sia maggiore convinzione nei nostri mezzi. Mi auguro che possa darci forza anche domani affrontiamo una squadra che ha cambiato tanto ma ha messo dentro giocatori di spessore.

Under è un po’ sparito dai radar dopo Benevento, a che è il suo processo di crescita? Sarebbe pronto per un match cosi importante?
Si, sarebbe sicuramente pronto per una partita come quella di Milano Inizia anche a parlare italiano ed è un aspetto importante. Ha avuto tante difficoltà dal punto di vista della comunicazione ma sa parlare la lingua del calcio.. Ha avuto difficoltà a Benevento, è giusto che con i giovani lavori in un certo modo, caricandoli relativamente di responsabilità. Al di la di quello deciderò stasera o domani se giocherà o no, in ogni caso avrò un’arma importante.

I tanti infortuni, lei trova una motivazione?
Ci sono stati pochi a livello muscolare, per i crociati è legato credo al numero delle partite. Non possiamo parlare di campi pesanti, ma sono cambiati i ritmi di allenamenti e partite. Ci sono tanti aspetti da valutare, è prematuro puntare il dito su qualcosa o qualcuno. Chi vive all’interno ne sa di più, piccoli infortuni possono capitare quando si alzano i ritmi. Per competere ad alti livelli bisogna allenarsi duramente e bisogna essere bravi a portare una grande cultura del lavoro.

La Roma continua ad essere snobbata nella valutazioni lotta scudetto, a differenza del Milan.
E’ indifferente, contano i risultati, il campo e l’atteggiamento. Ben venga non partire favoriti ma non è un alibi, è una responsabilità che mi piace e passa per una partita fondamentale come quella di domani, un crocevia fondamentale.

Ritiene che una vittoria a Milano sia un segnale?
Significa che il titolo che sarà sui giornali dopo una nostra vittoria sarà ‘La Roma c’è”. Lavoriamo per restare attaccati a quel carro

La mancata convocazione in nazionale di Nainggolan, come giustifica una decisione che sembra assurda?
Nainggolan è uno dei top player europei, poi ogni allenatore fa le sue valutazioni. Mi dispiace per il ragazzo, mi auguro così che possa dare qualcosa di più nella Roma. Io invece me lo tengo molto stretto.

L’esonero di Ancelotti, c’è davvero così poca pazienza nel mondo del calcio? Ha visto il gol di Totti nell’amichevole di Tbilisi?
Non l’ho visto, andava sicuramente a due all’ora (ride, ndr) ma la classe non muore mai. Francesco è un numero uno in ogni sport, anche a carte. La pazienza nel calcio? 90’ nel calcio fanno e disfano, ma è una domanda da girare anche a voi. Ancelotti è stato esonerato ma è già stato accostato a 4-5 panchine. Giusto dare delle notizie, ma a volte si esaspera tutto. Gli auguro di poter rientrare.

 

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