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ROMA-VERONA: Roma ancora inarrestabile, 3-1 all’Udinese: il “solito” Dzeko, poi doppietta di El Shaarawy. Perotti sbaglia un rigore

Ricordate il film “Gran Hotel”? Beh, la Roma di Eusebio Di Francesco avrebbe potuto far parte del cast: gente che va (in campo) e gente che viene (in panchina). E’ stato turn over massiccio a Benevento e turn over altrettanto numeroso si verifica per la sfida con l’Udinese: Florenzi ritorna sulla fascia destra, subentrando a Bruno Peres; Manolas recupera la maglia da titolare, confinando Juan Jesus tra i panchinari; Nainggolan e De Rossi tornano, facendo staffetta con Pellegrini e Gonalons; in attacco, infine, restano soltanto Dzeko e Perotti, mentre El Shaarawy parte dal primo minuto, ‘rubando’ 45 minuti (quelli di Benevento) al deludente Under della trasferta in Campania. Nelle fila dell’Udinese, il traballante Del neri fa pagare al portiere Scuffet la sconfitta subìta contro il Torino: tra i pali finisce l’ex laziale Bizzarri, che ha il doppio degli anni del portierino sostituito.
Non c’è nemmeno il tempo per annotare le disposizioni tattiche dei friulani che la Roma è in vantaggio. Sono passati dodici minuti e Dzeko trova subito la via del gol, sfruttando una assist verticale (scaturito da un tackle al limite dell’area) di Nainggolan: per Edin sembra quasi uno scherzo mirare l’angolo più lontano dall’eventuale presa di Bizzarri. Meno fortunato El Shaarawy, al minuto numero 20′: raddoppio fallito da ottima posizione, dopo una pregevole iniziativa di Perotti. Stessa sorte per Dzeko, subito dopo, anticipato dall’uscita del portiere friulano su cross di Florenzi.
Tutto rose e fiori? Macché: la Roma cerca ma non trova il raddoppio e l’Udinese prende coraggio, tanto da arrivare vicinissima al pareggio con Maxi Lopez che a due passi da Alisson, dopo un intervento a vuoto di Manolas, ciabatta tra le braccia del portiere brasiliano. Chissà se lo spavento mette le ali, sta di fatto che il gioco si ribalta e i giallorossi il secondo gol lo trovano davvero: slalom di Dzeko, spostato a sinistra, e rasoterra per El Shaarawy, abilissimo nella girata corta con il collo del piede, ad evitare l’uscita di Bizzarri. Due a zero poco prima della mezzora. Servirebbe il colpo del ko e la Roma riesce a trovarlo sfruttando un regalo della difesa friulana, in particolare di Larsen, che tocca debolmente verso Bizzarri, dopo una presuntuosa ‘rabona’ di Perotti: El Shaarawy è lì, in agguato, a battere facilmente in rete. E’ tre a zero, cala il sipario dell’intervallo.
Se avessero potuto farlo probabilmente sia la Roma che l’Udinese sarebbero rimaste volentieri negli spogliatoi. La ripresa scorre via lentamente, senza sussulti. Sul taccuino riusciamo a scorgere soltanto la sostituzione di Dzeko con Defrel e questo la dice lunga sulle emozioni azzerate. Al minuto 42 Perotti fa la fotocopia del rigore non concesso contro l’Inter: Angella lo sfiora e Massa indica il dischetto. L’argentino sbaglia il primo penalty in giallorosso centrando il palo. Niente poker per la Roma, ma la festa non s’interrompe, anche quando Larsen all’ultimo minuto firma il gol del 3-1, dopo un erroraccio di Hector Moreno, subentrato al posto di Kolarov, che calcola come peggio non avrebbe potuto il fuorigioco (inesistente).

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