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CHIEVO-ROMA. Di Francesco “Dobbiamo dare una risposta importante e dobbiamo tornare a vincere”

Che valore dà a questa partita?
Dopo una qualificazione così importante viene una partita delicata, una trasferta difficile, il Chievo è ostico e lo sa anche il Napoli. Mi aspetto una partita difficilissima, dobbiamo dare una risposta importante e dobbiamo tornare a vincere. E’ una tappa importante, anche se non è decisiva. Col Chievo dobbiamo confermare quanto di buono fatto fino ad ora.

La partita di martedì può influire sulle sue scelte?
La formazione è molto riservata per tenere tutti sul pezzo dopo la soddisfazione della qualificazione. Non dobbiamo abbassare la guardia, voglio tenere nascosta la formazione fino a domani. Tutti devono sentirsi titolari e concentratissimi.

Giocheranno Dzeko e Kolarov?
Vedremo, potrebbero rigiocare. Non c’è il pensiero di dover fare per forza la turnazione. Cinque giorni ti permettono di recuperare meglio, devo valutare Florenzi e Perotti. Gli altri si sono allenati tutti al meglio.

A che punto è Schick?
E’ pronto per giocare dal 1’ ed è una notizia. Sto valutando la possibilità di farlo giocare dall’inizio, non so in che ruolo.

A che cosa può ambire la sua Roma?
Essere competitivi a livello strutturale è la base per una squadra importante, bisogna partire dalle infrastrutture. Condivido il pensiero del presidente. Siamo in crescita ma dobbiamo ancora dimostrare tanto. Abbiamo fatto risultati importanti ma non bastano per diventare forti a livello italiano e internazionale. Siamo sulla strada giusta ma non dobbiamo fermarci, dobbiamo dare continuità. La nostra crescita passa anche dal fatto che i miei calciatori si sentano tutti importanti e l’importanza la dai quando non dici una cosa e non la fai, avere coerenza. Nella crescita conta tutto compreso lo stadio.

Cosa è piaciuto a Monchi di lei?
Non me l’ha mai detto, parliamo tanto ma non di questo. Credo che cercasse un allenatore con un metodo, non uno che ne dice tante e ne fa poche. Io sono sempre stato chiaro e diretto su quello che faccio, io sono stato me stesso cercando di trasmettere la mia filosofia e il metodo di lavoro che è importante per costruire qualcosa.

Pellegrini pronto per giocare domani da titolare? Come stanno Nainggolan e Strootman?
Nainggolan e Strootman stanno bene, Pellegrini benissimo. Per questo dovrò scegliere domani ma il fatto che abbia fatto bene e abbia ritrovato il gol come Strootman è importante per ritrovare certezze. Il gol dà sensazioni positive a tutti, poi Pellegrini per me è sempre un giocatore importante, è in grande crescita. Può giocare dall’inizio come a partita in corso. La formazione non ve la dirò mai oggi, voglio che tutti siano sul pezzo.

Quanto ha influito la crescita internazionale della Roma nei rinnovi?
Tanti giocatori ambiranno a venire alla Roma, i rinnovi non mi meravigliano. Sono molto integrati nel progetto e credono nella crescita di questa squadra e credono di poter portare a casa qualcosa di veramente importante. Sono cose di cui io non parlo mai con la società né con i calciatori, con Monchi c’è sempre stata molta chiarezza. Io non faccio la formazione in base agli anni di contratto rimasti.

Lei è sempre cauto e non parla mai di scudetto, Allegri invece parla sempre di Roma. Chi bluffa?
Lui può parlare benissimo delle altre, le vince tutte mentre non mi pare che qui a Roma si sia vinto tantissimo negli ultimi anni. Se non sono cauto io chi lo deve essere? Chi è che non vorrebbe vincere qualcosa di importante? Per questo è ancora presto, dobbiamo migliorare in tanti aspetti. Se fossimo primi come l’Inter potremmo parlare in maniera diversa, ma noi siamo dietro e stiamo rincorrendo. L’anno scorso la Roma ha rincorso tanto in un campionato strepitoso che ha portato un ottimo secondo posto ma non si è vinto niente alla fine. Sono giustamente cauto perché credo che questo ambiente abbia bisogno più di un pompiere. Noi dobbiamo infiammare la gente con le prestazioni e la voglia di voler far sempre gol e vincere tutte le partite. Questo però non è sempre sinonimo di vittoria. La parola cauto mi si addice molto ora.

Cosa è cambiato nel volto internazionale della Roma?
Gli anni precedenti non posso giudicarli, i numeri dicono questo. Abbiamo fatto qualcosa di importante ma non è finita qui, non dobbiamo accontentarci. Chiunque sarà l’avversario dobbiamo avere l’ambizione di fare meglio, di quello che sarà ne riparleremo in futuro.

Su Monchi.
Ho conosciuto tanti bravi direttori, ma ho sempre allenato squadre medie o piccole. Lui ha una mentalità e conoscenza di giocatori impressionante. Noi due ragioniamo sempre sulle qualità di certi giocatori, noi sceglieremo sempre giocatori che piacciono sia all’allenatore che al direttore. Questo è sempre stato chiaro, mi piace il suo modo di fare, la sua presenza e il fatto di voler tastare ogni giorno le mie impressioni e vivere nello spogliatoio.

Che risultato preferisce stasera?
Io nei big match vorrei sempre un pareggio. Sarà una bellissima partita che ci godremo in tv sperando in un pareggio.

Emerson pronto per giocare dall’inizio?
Si sta allenando molto bene anche se Schick ha dato qualche risposta in più. Di Emerson sono moto contento, entro una settimana-10 giorni l vedrete titolare.

Su Peres.
Abbiamo fatto tre partite dopo Madrid. Con molta probabilità domani giocherà dall’inizio, è tornato visibile ai radar. Ora ho due terzini, Peres e Florenzi, ho fatto scelte in base a quello che vedevo. Domani molto probabilmente giocherà dall’inizio.

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