CAMPIONATOEDITORIALE

ROMA-ATALANTA. Feste amare per i giallorossi, ma soprattutto per i suoi tifosi…

Oggi ci sarà chi darà la colpa all’allenatore, alla dirigenza, ai giocatori che hanno giocato ma anche a quelli che non hanno giocato. Poi ci saranno quelli che daranno la colpa al mercato, quello in entrata ma soprattutto quello in uscita, cosi come alla vita dei giocatori o all’ambiente romano. 

Poi ci saranno quelli che avranno tante soluzioni.. cambio dell’allenatore o della dirigenza, dal ritiro punitivo al blocco degli stipendi, altri poi al blocco delle vacanze preventivate, etc…

Purtroppo c’è poco da dire: la Roma si è smarrita, questo è un dato di fatto. Dopo il Derby e la qualificazione come primi del girone, i giallorossi si sono persi, hanno avuto una vera e propria involuzione tecnica e mentale. Ha ragione Kevin Strootman quando dice che il primo tempo di ieri è stato vergognoso, confermato poi da un nervoso DS Monchi che parla di ‘sensazione negativa’. 

Ed è cosi che la Roma celebra questo ritorno al Natale calcistico nel peggiore dei modi: cominciato con l’eliminazione con il Torino, passato per la sconfitta contro la Juve (a ridosso del Natale), pero poi passare con i passi falsi di Sassuolo (capodanno) ed Atalanta (epifania). Complimenti ai giallorossi che sono riusciti a rovinarci le feste!

Permetteteci di dire ancora una cosa: per noi, o almeno per chi vi scrive, la sconfitta con il Torino non è stata ancora somatizzata. Per tanti, la Coppa Italia è un portaombrelli o similare, ma per noi è sempre stato un vanto, e soprattutto un trofeo ampiamente nelle nostre corde. Si poteva uscire, ma non in quel modo (sacrificandola a discapito di chi o di cosa?).

Ora prepariamoci a 10 giorni infermali, dove tutto e tutti verranno messi in discussione (premesso che le vacanze dei giallorossi, cosi come tutta la Serie A, sono un diritto sancito dal contratto di ogni giocatore). Fondamentale è ora da parte del Mister e della Società riuscire a tenere la ‘barra a dritta’. In questo harakiri giallorosso, solo una è la cosa positiva che esce da questo periodo natalizio: quel coro continuo, infinito ed incessante della Curva Sud. Forse quello è l’esempio migliore per tutti… giocatori, società ma soprattutto noi tifosi!!!

PS. Un pensiero a Antonio Valentín Angelillo, alla sua famiglia e a tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo… Buon viaggio, angelo dalla facci sporca…

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